Medita
Ad una prima lettura stupisce il fatto che Gesù trovandosi di fronte ad un paralitico gli dica “Ti sono perdonati i peccati”; ci si aspetterebbe la guarigione fisica del malato fin da subito. Gesù invece sceglie la via più difficile e ancora una volta guarda più in profondità. Egli vuole guarire il paralitico nello spirito prima che nel corpo, perché comprende l’autenticità della fede di quell’uomo che, pur di incontrarlo, si fa calare dal tetto della casa in cui Gesù sta predicando; gli concede molto di più di quanto quel malato gli stia chiedendo. Sono ancora una volta gli scribi che mettono in dubbio il suo modo di agire: non comprendono le parole di Gesù, né credono in lui. Anche noi a volte siamo come gli scribi, non ci fidiamo completamente di Gesù; vorremmo che esaudisse alla lettera le nostre richieste; non siamo capaci di vedere oltre le nostre oggettive difficoltà e non immaginiamo neppure che Gesù va oltre i nostri desideri, per darci qualcosa di più importante. Egli si è fatto uomo per la nostra salvezza ed è grazie a questo amore grande e gratuito che sceglie per noi la guarigione più giusta. Si preoccupa per noi come un Padre e ci invita ad affidarci e a non dubitare del suo amore per noi.
Rifletti
Cerco il Signore con fede profonda perché mi guarisca dai miei limiti umani? So affidarmi a Lui e accettare i doni che mi vorrà concedere?
Prega
Dio mi aiuti a parlare con intelligenza
e a riflettere in modo degno dei suoi doni.
Egli guida la sapienza verso gli uomini
e mette i saggi sulla strada giusta.
Sì, noi e tutti i nostri discorsi,
ogni sorta di conoscenza e ogni capacità tecnica,
tutto dipende da Dio.
(Sapienza 7, 15–16)
Fonte: Ascolta e Medita – Gennaio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.