Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2020

Medita

Gesù prega e predica nella sinagoga ma poi entra nelle case delle persone. Come un amico, un fratello, un taumaturgo. In lui la preghiera e l’incontro con gli altri sono azioni intimamente connesse. La sua presenza ci libera dalle schiavitù interiori, scaccia i demòni e le malattie che ci perseguitano: angosce e preoccupazioni che ci soffocano, passioni che ci dominano, odio, invidia, rancori, paure, rassicuranti abitudini che ci fanno seppellire i nostri talenti. Per curarci Gesù si fa prossimo a ciascuno di noi e, come con la suocera di Simone, ci fa alzare prendendoci per mano, per stare in piedi di fronte alla vita con dignità, coraggio, gioia. Ci sostiene, cioè, nel cammino della nostra esistenza, un percorso che dobbiamo fare con le nostre gambe. Il quale tuttavia non è né insormontabile, né troppo difficile o scoraggiante, ma assolutamente possibile e bello se abbiamo la forza di credere in lui e nella sua Parola. Il Gesù che predica nelle sinagoghe e che incontra gli uomini deboli e peccatori scacciando i demòni è lo stesso che veglia, prima ancora dell’aurora, uscendo a incontrare il Padre in un luogo deserto, nella preghiera. Il Figlio di Dio è sempre in relazione: con la comunità, con i malati, gli indemoniati e le loro famiglie, con l’Assoluto. La verità è nella relazione, dice Papa Francesco, e Gesù vuole entrare in relazione con ciascuno di noi per farci vivere la vita in pienezza.

Rifletti

So riconoscere i miei demòni interiori? So farmi carico delle mie debolezze e dei miei peccati per presentarmi davanti a Gesù affinché mi guarisca? Ho fiducia che grazie a Lui potrò vivere una vita piena?

Prega

Signore, davanti a te porto i miei peccati,
le mie debolezze e le mie ferite.
Guarisci il mio cuore indurito
e il mio corpo esposto alla corruzione del tempo.
A te affido la mia mente e il mio spirito.
Insegnami a pregare e a cercare il silenzio
per incontrarti.
Amen.

Fonte: Ascolta e Medita – Gennaio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1, 29-39 In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Parola del Signore

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