Giovanni era stato arrestato, questa è la prima indicazione. Lui non ha avuto paura di annunciare la verità, di difenderla fino a dare la propria vita. Purtroppo sappiamo tutti come ha finito la sua vita, anche lui ha avuto le negatività, però lui è saputo diminuire, per far crescere Lui, il donatore di vita, il donatore di senso!
Dio non si allontana dalla storia umana, ma si mescola con essa. “In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea.”… “Da allora Gesù cominciò a predicare.” Vediamo due atteggiamenti di Gesù. Il primo è quello di ritirarsi, sembra che sia intimorito, ma dall’altra parte sembra che sia Lui in persona a fare qualcosa. Gesù ci fa vedere come il cuore di ogni umo reagisce: da una parte c’è la paura umana, d’altra parte invece c’è la capacità di trasformare quella paura in opportunità.
Nella vita spesso sono inevitabili delle storie umane negative, piene di paura, ma ciò che Gesù ci dice oggi nel Vangelo è grandioso. Succede nella vita che cerchiamo di difendere la verità, di essere annunciatori, ma lo stesso vediamo o viviamo le negatività. Ma partire da queste negatività della vita, possiamo decidere di essere persone migliori, di fare qualcosa in persona. “Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.”
Possiamo vivere nelle tenebre, ma possiamo anche decidere che Gesù con la sua parola ci illumini, ci ridoni la vita. Infatti a questo ci chiama Gesù, ci chiama a cambiare il nostro sguardo sulla realtà. Infatti ogni situazione può essere l’opportunità. “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”
Il regno dei cieli è vicino.