All’interno della grotta, che rappresenta il buio dell’umanità prima della redenzione, la Vergine Maria tiene in grembo il piccolo Gesù. Ella partecipa con Lui al mistero della salvezza che inizia con l’Incarnazione del Verbo di Dio e che troverà compimento nella Pasqua.
La Madre e il Figlio ricevono l’omaggio dei Re, primizia di tutte le genti raccolte ad adorare il Mistero presente.
In alto, in cielo, la simbologia della cometa è sostituita dall’angelo che indica agli uomini il Re dei re. In basso, a destra, l’albero della radice di Iesse, nuovamente fiorito e rigoglioso, raffigura l’adempimento delle promesse fatte ad Abramo e alla sua discendenza, fatte a Davide e alla sua casa.
Gloria a te,
altissimo Signore,
che ti sei fatto umile Bambino.
Gloria a te,
invisibile Dio,
che ci hai mostrato il tuo Volto.
Gloria a te,
infinito Padre,
che hai scelto una Donna
per rivelare la tua bellezza.
Gloria a te,
immenso Creatore,
che accogli la fede
e l’adorazione dei Magi.
Gloria a te,
onnipotente Bambino,
che ti manifesti alle genti
in semplicità e umiltà.
Gloria a te,
misericordioso Dio,
che doni a tutti pietà e tenerezza.
Gloria a te,
divino Sovrano
del cielo e della terra…
Apri a tutti gli uomini
le porte del tuo Regno.