Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 3 Gennaio 2020

Ecco «colui che toglie il peccato del mondo», fa dire il Quarto Vangelo a Giovanni Battista riferendosi a Gesù. Ma cosa significa “togliere”?

Il verbo latino tollo rende il greco airō e l’ebraico nasah: non è una rimozione inconscia psicologica, ma un convinto movimento ascensionale verso l’alto. Come qualcuno traduce l’Aufhebung di Hegel, è un levare che al contempo è anche un elevare.

È un portare (tollere si traduce soprattutto con portare) che è pure un sopportare, un prendere su di sé, un caricarsi, un farsi carico di qualcosa. Gesù profondamente si fa carico del peccato del mondo, lo assume, quindi lo perdona. Portandolo lo toglie, togliendolo lo porta.

Non è una bacchetta magica o una formuletta che fa sparire in un batter d’occhio tutto quanto, bensì è un conforto, un percorso di innalzamento, un processo presente e continuativo di sollevazione, di sollievo. Solo al termine si giunge al “toglimento”, cioè alla sconfitta del peccato che però passa attraverso la Croce che quel servo/agnello (in aramaico talya) si addossa, senza esserne schiacciato.

E quel peccato? Non si tratta di piccole negligenze, ma proprio della forza radicale dell’incredulità che concretamente allontana l’uomo da Dio. Ecco, questa viene sconfitta perché Gesù si dilata sino a riempire ogni distanza, ogni varco, ogni abisso: l’obiettivo è l’unità tra noi e in Dio.

Il quale dona tutto sé stesso, perché crediamo che è disposto proprio a tutto pur di vivere divinamente in comunione con noi.

Commento a cura di:

Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.


Ecco l’agnello di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 29-34 In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Parola del Signore

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