Don Matteo (12) come Krzysztof Kieślowski

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Qualche mese fa mi sono ritrovato a riflettere con i cresimandi sui testimoni che gli avevano trasmesso la fede ed una delle risposte meno brutte è stata: «Mia nonna è stata un esempio di fede per me, perché guarda ogni puntata di Don Matteo».

Il 9 gennaio riparte su RaiUno la celebre serie del prete detective che dopo 20 anni non smette di innovarsi ed osare. 

Le storie popolari degli amatissimi personaggi vedranno il ritorno, in visita, del capitano Giulio Tommasi (cioè Simone Montedoro) e partecipazioni straordinarie come quelle di Elena Sofia Ricci, Fabio Rovazzi, Pasquale Di Nuzzo e molti altri. 

Questa XII serie si strutturerà su 10 episodi da 100 minuti ciascuno (come già accaduto per “A un passo dal cielo 5”) ed ogni film sarà ispirato da uno dei 10 comandamenti. L’idea richiama alla mente l’ambizioso “Decalogo” di Krzysztof Kieślowski o la preziosa lettura di Roberto Benigni di qualche anno fa e siamo certi che anche in questo caso il parroco di Spoleto saprà offrirci spunti di riflessione utili in linea con la mission della casa produttrice della fiction. Infatti la Lux Vide dei fratelli Matilde e Luca Bernabei (nota anche per le produzione di “Non dirlo al mio capo”, “L’Isola di Pietro”, “I Medici”, “Sotto Copertura”) attraverso le sue produzioni mira a promuovere cultura, luce, bellezza, uno sguardo nuovo, speranza, apertura al dialogo. 

Ne sono esempio le video agiografie (come Giuseppe di Nazareth, Padre Pio Tra cielo e terra, Sant’Antonio di Padova, Papa Giovanni Ioannes XXIII, Maria Goretti, Madre Teresa, Don Bosco, Rita da Cascia, Sant’Agostino, Preferisco il Paradiso, ecc.), “Le storie della Bibbia” e la serie “Che Dio ci aiuti”.

Anche Terence Hill non è nuovo ad approfondimenti spirituali, infatti il suo più recente lungometraggio “Il mio nome è Thomas” è incentrato sulle lettere dal deserto di Carlo Carretto. 

A questo si aggiunge l’ispirazione iniziale di don Matteo come di un novello padre Brown di  Gilbert Keith Chesterton che come Deus Ex Machina aggiusta e risolve tutti i problemi, ma soprattutto si fa portatore di quella misericordia divina che aggiusta i cuori. Prima che la giustizia degli uomini si compia sul malandrino di turno, il sacerdote arriva dal colpevole e lo aiuta a rientrare in sé, a capire ciò che ha fatto e a chiedere perdono. 

Don Matteo traccia un modello, definisce un atteggiamento esemplare che ogni cristiano può seguire. È un invito alla conversione e questa volta anche una meditazione sui 10 comandamenti.

Buona riflessione a tutti.

A cura di Gian Luca di Rock Cristiano Italia