La fede nel cammino di Giovanni e Pietro verso il sepolcro splende nelle sue componenti fondamentali: l’umiltà che spinge Giovanni ad attendere Pietro e la memoria che ci permette di sperare e credere ricordando e riconoscendo la presenza di Dio in tutta la nostra vita.
Corro da te
Gesù mio, qui, corrono tutti.
Corre chi non ti trova più.
Perché è facile dire non ci credo, non ci vado, non prego, parlo direttamente con Dio, quando i tabernacoli sono pieni, le chiese aperte.
È facile dire non mangio, non ho fame quando il frigo è pieno, la tavola sempre pronta.
Ma non appena qualcuno dice, non c’è più, non so dov’è, arriva la paura e la paura fa correre.
Se ti perdo, non prego ma corro.
Se ti perdo ti chiamo, ti scrivo, ti cerco, non ce la faccio solo con l’anima, ho bisogno di vederti, di correre da te.
E ho bisogno di stare, di arrivare, da sola, a te.
Non ci si può stare in due.
Non mi basta neanche sapere da altri che non ci sei.
Devo venire io, di corsa, da te, entrare da sola.
Dio mio senza di te è impossibile tutto.
Credere che sei vivo e che ci sei sempre è la mia vita.
Correrò sempre non appena qualcuno dice che non ci sei perché io lo so che ci sei.
Fonte: il sito di don Mauro Leonardi
Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) è un presbitero, scrittore e opinionista italiano.
L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro