fra Mario Berišić – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2019

In questi giorni prima di Natale la chiesa ci mette innanzi agli occhi due figure femminili, come due figure maschili, due coppie, che sono l’inizio di una nuova era. Figure femminili sono Maria e altra è la sua cugina Elisabetta, due figure maschili sono Giuseppe e Zaccaria. Nel vangelo di oggi abbiamo di nuovo Elisabetta che spiega il perché è proprio lei, la parte di una nuova era, di una nuova generazione, perché partorisce un figlio che non prenderà un nome della famiglia, non si chiamerà Zaccaria come suo padre, romperà una tradizione che per Ebrei era una cosa santa.

Elisabetta è coraggiosissima, infatti mentre altri vicini vogliono decidere al suo posto, richiamandosi alla tradizione, lei risponde: “No, si chiamerà Giovanni”. Per noi oggi forse questo è normale che una donna può decidere quale nome darà al suo figlio, ma in quel epoca la donna non aveva molti diritti, e soprattutto se si andava contro la tradizione ci doveva essere una giustificazione forte. Elisabetta come anche Maria ci insegnano di essere coraggiosi a prendere in mano certe scelte che dentro di noi sentiamo come cose vere, forse anche scomode perché ci mettono in conflitto con gli altri, senza dover giustificare.

Ci insegnano anche che non bisogna aver paura dai pregiudizi, da quello che penseranno gli altri, perché se facciamo ciò che Dio vuole, Dio stesso porterà a compimento, anche se molti sono contrari. Questo ovviamente non giustifica il fatto che certe persone non si lasciano correggere dagli altri, e fanno quello che è bene solo per loro. Ci vuole il discernimento, ma se una cosa proviene da Dio i muti parleranno, come Zaccaria, e capiremo che la mano del Signore è davvero con noi.

Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap


Nascita di Giovanni Battista.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 1, 57-66 In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Parola del Signore

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