Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2019

Medita

È un momento di vera crisi per Giovanni, il quale si chiede se non si è sbagliato su Gesù e manda i suoi discepoli a interpellarlo. Ed egli risponde ripercorrendo le opere miracolose e di salvezza che ha compiuto: ha risanato i poveri e gli ultimi e tutti coloro che volessero essere salvati, sia fisicamente che spiritualmente. Il Messia è qui, dunque; anche se diverso da come Giovanni, forse, se lo aspettava. Gesù non si presenta come il forte che scatena contro i peccatori la collera di Dio, ma è la rivelazione della Sua misericordia verso i poveri, i sofferenti, gli ultimi.

Il giudizio dei popoli ci sarà, al termine della storia: allora tutti gli uomini saranno giudicati da Dio proprio sull’amore misericordioso che avranno praticato imitando i suoi comportamenti, ma prima del giudizio, per Gesù c’è la misericordia, c’è l’offerta della possibilità di salvezza.

Siamo in grado di lasciarci amare e perdonare dal Signore? E di amare e perdonare a nostra volta?

Rifletti

Condividere significa fare spazio all’altro, accorgersi di lui, permettergli di entrare nella nostra vita. Solo chi riesce a fare spazio al fratello che ha accanto allora ha abbastanza spazio da accogliere Cristo. Ma senza questa disposizione del cuore, il nostro è un presepe intasato. Non c’è posto per ciò che conta perché è tutto pieno di ciò che importante non è. Credo che non ci sia nessuna maniera migliore per prepararci al Natale se non allenandoci alla condivisione. (Don Luigi Maria Epicoco)

Prega

Gesù mi chiede di non resistere. Mi chiede di non odiare,
di non volermi vendicare. Mi chiede di non volermi fare giustizia da me.
Gesù mi chiede di essere mansueto e pacifico.
Di seminare amore dove c’è odio.
Di amare i miei nemici, quelli che mi odiano.
E di dare speranza in mezzo alla morte.
Perché la speranza è l’ultima cosa che mi possono togliere come cristiano.
Nessuno può portarmi a odiare se io non voglio.
Nessuno può far sì che semini odio con le mie mani se non voglio.
L’amore è più forte, molto più forte dell’odio.
In nome di Cristo, che regna, costruiamo la pace.
(Padre Carlos Padilla)

Fonte: Ascolta e Medita – Dicembre 2019 curato da Tommaso Rizzo e Rebecca D’Andrea – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaìa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R. 

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

Parola del Signore

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