mons. Nunzio Galantino – Commento al Vangelo di domenica 15 Dicembre 2019

Le letture di questa terza Domenica di Avvento ci restituiscono parole ed esperienze che devono far parte del vocabolario della vita di ogni uomo e di ogni donna credente: gioia e dubbio, invito alla gioia e consapevolezza che la vita contempla anche momenti in cui si fa fatica a credere.

Così, all’esplicito invito alla gioia della prima lettura – “Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa” –  fanno da contrappunto la domanda ed  il dubbio di Giovanni: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”.

Gioia e dubbio! Due temi, o meglio due esperienze, solo apparentemente in contrasto.
“Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa”. Questo invito che Isaia rivolge al popolo di Israele fiaccato dalla dolorosa esperienza dell’esilio, oggi viene rivolto a noi. Un invito alla gioia che potrebbe cozzare con mille motivi personali e comunitari che lo rendono ingiustificato, se non proprio offensivo e frustrante. Dinanzi a tante faticose situazioni, non sarebbe più giustificato un grido di rivolta o un silenzio dignitoso e significativo? “… Poco alla volta – scrive Papa Francesco nella Evangelii gaudium – bisogna permettere che la gioia della fede cominci a destarsi” (n. 6). Ed è proprio a questa fede che rimanda Isaia, quando esorta Israele: “Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa”.

Una gioia che non deriva da qualche effimera conquista;  una gioia, invece, che si costruisce giorno per giorno, a contatto con la vita e immersi nella storia concreta. É la gioia di chi, vivendo nel cuore di questa storia, fatta di grandi conquiste e di cocenti sconfitte,  non smette di interrogarsi. La gioia del credente è frutto dell’interrogarsi che sempre accompagna le scelte di chi vuole giocarsi seriamente la vita su qualcosa o su qualcuno che non inganna. Come ha fatto il Battista che, dal carcere, luogo nel quale si trova per la sua fedeltà a Cristo, manda a chiedere a Gesù: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?”. Un interrogativo colmo di carica umana e di  forza da parte di Giovanni, che ora è in carcere e vive quindi il momento della prova. Come la prova che, prima o poi, tocca chiunque cerca di dare un volto concreto alla propria attesa, alla propria speranza, al proprio cammino e al proprio amore.

Al dubbio di Giovanni, reso ancora più drammatico dalla sua condizione di carcerato, Gesù fa giungere, in fondo, questa risposta: andate a riferire di me a Giovanni non parole … ma fatti e gesti concreti che liberano. Quasi a dirci che, anche nella nostra vita, ciò che aiuta a venire a capo dei dubbi e delle inevitabili perplessità è l’impegno concreto, quello che nasce dall’incontro sincero con Gesù, con i suoi gesti e, quindi, con il suo Vangelo.

Fonte


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaìa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R. 

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

Parola del Signore

Read more

Local News