Natale! Un pensiero per gli ultimi

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Un pensiero per gli ultimi, per gli invisibili.
Per chi lo trascorrerà sotto i ponti,
nelle corsie degli ospedali in cerca di ricovero,
sulle strade, in servizio, di turno al 118,
ai vigili del fuoco,
ai bimbi abbandonati nei cassonetti,
alle madri che hanno deciso di abortire,
a chi ha deciso di trascorrerlo in sobrietà,
a chi lo trascorrerà da solo,
a quanti hanno perduto da poco una persona cara,
a quanti aspettavano un invito che non è arrivato,
a quanti lavorano nelle mense caritative,
agli immigrati, ai carcerati
che non potranno abbracciare i figli,
a chi non crede, a chi non spera più,
a chi non ha mai cominciato a sperare,
ai vecchi abbandonati come fardelli inutili
nelle case di riposo,
alle mamme che stanno partorendo,
a quanti stanno morendo,
a chi comincia solo oggi a vivere,
a chi vorrebbe morire proprio oggi,
a me, a te, poeta coltivatore di sogni,
cercatore di stelle sui prati del cielo,
seminatore di briciole ai passeri affamati,
tessitore di emozioni col filo della parola,
spoletta di luce che mira a raggiungere il cuore dell’uomo
abbagliandolo di stupore semplice
col fiore d’amore
che sboccia in tutte le stagioni,
quasi fosse primavera sempre e non solo a natale.
Buon Natale amico mio:
ecco qualche parola,
prendila, è tua.