Dentro di noi non c’è soltanto bambino buono che si fida totalmente al suo papà, un bambino che si lascia portare con una grande fiducia da chi lo guida, ma dentro di noi c’è anche un bambino che desidera dal proprio papà qualcosa di impossibile, che faccia ciò che lui considera come buono e giusto, e se per caso non succede come questo bambino si è immaginato, ecco che inizia a piangere e non riesce più a guardare il suo papà come un riferimento, ma come un ostacolo che impedisce la sua felicità: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
Una persona che non riesce accogliere la presenza di Dio così come Dio vuole stare in mezzo a noi, è immatura! Come si riconosce una persona immatura? Solitamente questa persona non riesce accogliere nessun avvenimento di Dio nella propria storia, non riesce neanche accogliere delle persone che le stanno accantonato, e allora si mette a posto del giudice e giudica tutti: ” È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Non va bene niente, e nessuno, perché mia idea di quella persona, di quella cosa, di quella relazione, di quel lavoro mi dice che deve essere così, e non diversamente.
È troppo infantile vivere nelle proprie idee, nelle proprie aspettative! Se ci aspettiamo dalla gente che diventano quello che noi vogliamo, saremo sempre soli, nessuno vorrà essere nella nostra presenza, addirittura così sono nate molte ideologie che hanno portato sterminio delle nazioni. Neanche Dio non scenderà mai a quel livello delle nostre aspettative, perché richiamo di essere non più figli amati, ma figli viziati. I figli amati sono quelli che sono sottoposti all’educazione.
Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap
Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo.