San Giovanni Battista viveva lontano dal mondo, era nazireo (Lc 1,15; Nm 6,2), consacrato a Dio. Ha lasciato il mondo, ma lo ha affrontato (…), chiamandolo a pentirsi. Tutti gli abitanti di Gerusalemme venivano a lui nel deserto (Mc 3), ed egli parlava con loro faccia a faccia. Ma col suo insegnamento annunciava qualcuno che doveva venire e parlar loro in modo molto diverso. Qualcuno che non si sarebbe da loro allontanato, non si sarebbe presentato come un essere superiore, ma come fratello, fatto della stessa carne e delle stesse ossa, uno fra molti fratelli, uno fra tutti. Ed infatti questi era già fra loro: “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete” (Gv 1,26). (…)
Poi Gesù comincia a mostrarsi e a “manifestare la sua gloria” (Gv 2,11) con dei miracoli. Ma dove? Ad un pranzo di nozze. E come? Cambiando l’acqua in vino. (…) Confrontate tutto ciò con quanto egli dice di se stesso: “È venuto Giovanni, che non mangia e non beve. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone” (Mt 11,18-19). Hanno odiato Giovanni, ma lo rispettavano; Gesù, invece, lo disprezzavano. (…)
Mio Signore, era perché tanto ami la natura umana che hai creato. Non ci ami semplicemente come tue creature, opera delle tue mani, ma in quanto esseri umani. Ami ogni cosa, perché tutto hai creato, ma ami gli uomini soprattutto. Com’è possibile, Signore? Cosa c’è nell’uomo più che nelle altre creature? “Che cos’è l’uomo perché te ne curi?” (Sal 8,5). (…)
Tu non hai preso la natura degli angeli quando ti sei manifestato per la nostra salvezza, e non hai preso una natura umana o un ruolo o un incarico superiore ad una vita umana normale – non eri nazireo, né sacerdote, né levita, né monaco, né eremita. Sei venuto proprio pienamente in quella natura umana che tanto ami…, quella carne che in Adamo è caduta, con tutte le nostre infermità, i nostri sentimenti e le nostre caratteristiche, tranne il peccato.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.