E’ proprio della stella avere una luce tutto intorno. E’ dell’uomo che venera e teme Dio la semplicità e l’umiltà. Poiché non c’è altro segno che faccia conoscere e vedere i discepoli di Cristo se non il sentimento umile e l’esteriorità semplice. E’ ciò che non smettono di proclamare i quattro Vangeli.
Chi non vive così, cioè umilmente, perde la parte di Colui che ha umiliato se stesso fino alla croce e alla morte (cfr Fil 2,8), lui che ha dato e attuato la legge dei divini Vangeli. E’ scritto: “O voi tutti assetati venite all’acqua” (Is 55,1). Voi che siete assetati di Dio , venite alla purezza della riflessione. Tuttavia chi, per mezzo di essa, vola alto, deve anche guardare verso la terra della sua semplicità.
Poiché nessuno è più elevato dell’umile. Come tutto è oscuro e tenebroso quando manca la luce, così quando manca l’umiltà tutto quanto ci sforziamo di fare per conformarci a Dio è vano e inutile. (…)
L’anima colma di doni e di dolcezza da Gesù risponde al Donatore con l’azione di grazie nell’esultanza e nell’amore. Ringrazia e chiama con gioia Colui che le dà pace. Lo vede con l’intelligenza dissipare dentro di sé le tentazioni degli spiriti cattivi. (…)
Aggrappiamoci quindi alla preghiera e all’umiltà, a queste due cose che, con la sobrietà e la vigilanza, ci armano contro i demoni come se avessimo una spada di fuoco. Poiché se viviamo così ci sarà possibile fare di ogni giorno e di ogni ora, nel mistero, nella gioia, una festa del cuore. (…)
Il Signore ha detto: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime” Mt 11,29).
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.