Gesรน ci raduna tutto accogliendoci con le nostre fragilitร . Non ci vuole perfetti nelle intenzioni e nelle azioni ma nellโamore e nel perdono amando di cuore cosรฌ come siamo stati amati.
Non mancherร piรน nulla alla mia vita
Cโรจ cosรฌ tanta folla.
Ogni volta che ti fermi.
Si fermano tutti.
Tutti ti accerchiano.
Ogni volta che ti fermi.
La terra intorno ai tuoi piedi si riempie.
Zoppi, storpi, ciechi, sordi, tanti tanti.
Riempiono la terra intorno ai tuoi piedi.
Riempiono il tuo cuore.
Il tuo sguardo.
Ed รจ subito vita, salvezza.
Basta la terra accanto ai tuoi piedi.
Basta un amico con le gambe buone.
Un amico che ci vede.
Un amico che ci sente.
E io, che non cammino, che non ti vedo, che non ti sento.
Riesco ad arrivare a te.
Le spalle di chi mi ama su cui appoggiarmi.
E lo sguardo del mio Gesรน che si appoggia su di me.
Ed รจ vita
Ed รจ amore.
La mia casa รจ qui, sulla terra intorno ai tuoi piedi.
Amore mio.
Arrivano.
Arrivano.
Non stanno in piedi.
Non parlano.
Non sentono.
Non vedono.
Ma arrivano.
Si appoggiano.
Si lasciano portare.
Si lasciano guidare.
Non sentono le parole ma il tuo viso parla con gli sguardi.
E capiscono.
Capiscono che sono arrivati.
Sono arrivati a casa.
E ora รจ vita per tutti.
Per tutti.
Sono tutti a bocca aperta.
Tutti immobili dallo stupore.
Vedono solo te.
Non sentono piรน nessun rumore di folla ma sentono e guardano solo te.
Chi zoppicava ora cammina.
Loro sono rimasti immobili.
Chi era cieco, ora vede.
Loro ora vedono solo te.
Chi era sordo ora sente.
Tutto, tutti.
Loro non si accorgono piรน di nulla.
Stupiti.
Rapiti.
Tutti ai tuoi piedi.
Erano venuti per un miracolo e hanno trovato la vita.
E i giorni passano.
Ma loro neanche se ne accorgono.
Hanno trovato la vita.
Amore mio.
Amore mio grande.
Amore mio grande.
Mi hai dato la vita.
E ti avevo chiesto solo delle buone gambe, occhi e orecchie nuove.
Mi hai dato la vita.
Non riesco a staccarmi da te.
E tu da me.
Continui a guardarmi.
E io, te.
Mi hai dato la vita.
E ora me la riempi.
Di pane, di pesce.
Che non finisce finchรจ non sono sazia.
Che non finisce finchรจ non ne ho piena anche la borsa.
Mi togli la fame.
Mi togli la paura della fame.
Mi sfami e mi liberi.
Amore mio.
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Non รจ un problema di deserto.
Fosse anche un campo di grano.
Fosse anche un mare di pesci.
Non basterebbe a sfamarmi.
Non รจ un problema di quello che hai.
Fosse anche tanto.
Non basterebbe a sfamarmi.
Siediti vicino a me.
Siediti vicino alla mia fame.
Sentila.
Sentimi.
Tira fuori quello che hai.
Non ti preoccupare se รจ poco.
Continua a guardarmi.
A sentirmi.
Tira fuori quello che hai.
Dรฌ le parole che dice Lui.
Spezza con le tue mani quello che hai.
Fanne bocconi.
Dammeli.
Ancora.
Ancora.
Ancora.
Saziami di quello che hai.
Spezzalo.
Dammelo.
Sono piena, ora.
Piena di te.
Delle tue mani.
Come dice Lui.
Come fa Lui.
Fai tu.
Ecco perchรฉ basta.
Ecco perchรฉ avanza.
Ho fame.
Non mandarmi via.
Fammi sedere accanto a te.
Ho fame.
Ho fame del tuo poco.
Prendilo nelle tue mani.
Dallo a Lui.
Spezzalo come fa Lui.
E poi.
Riempimi la bocca.
Ho fame del tuo poco.
Perchรฉ รจ tuo.
E poi.
Non lasciare nulla.
Perchรฉ nulla รจ poco.
Perchรฉ nulla รจ avanzo.
Perchรฉ nulla รจ inutile.
Tutto quello che passa per le sue mani non finisce piรน.
Tutto quello che passa per le sue mani riempie la bocca, pancia, borse.
Non mancherร piรน nulla alla mia vita.
Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) รจ un presbitero, scrittore e opinionista italiano.
Gesรน guarisce molti malati e moltiplica i pani.