don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 8 Dicembre 2019

IL MIO DIO E’ MADRE

                           (a riconoscenza della Vergine Maria

                           e di tutte le mamme e delle donne che amano)

Il mio Dio è Padre e anche Madre

ha i caratteri del Padre

e anche della “Madre”.

 

Il mio Dio ha la forza di un Padre

e la bontà paziente di una Madre.

ha la sicurezza del padre

e l’eleganza di una giovane madre,

ha l’audacia del giovane

e il fascino della fanciulla;

ha la creatività e l’inventiva di un papà,

la tenerezza, la passione di una mamma;

è sicuro come un padre,

ed è emotivo come una madre,

ha l’energia di un papà

e la semplicità nel servizio

propria della mamma,

ha la severità del padre

e la capacità di perdono della madre.

 

Il mio Dio è Madre

perchè ama le sue creature come una madre:

“Anche se una madre dimenticasse

il suo bambino

il mio Dio non potrebbe mai

dimenticarsi di me”. (Isaia 49,15)

 

Il mio Dio è Madre

perchè il suo è l’Amore proprio di una mamma:

pieno di attenzioni,

dolce, tenero, discreto, paziente,

disinteressato, generoso;

un amore che comprende e perdona,

un amore che educa e soccorre

fino al sacrificio proprio della madre.

 

Il mio Dio è Madre

ha voluto nascere da una donna,

gustare le carezze di una donna,

sentire sul suo corpo

sulla sua pelle le mani di sua madre,

la Maria,

figlia di Gioacchino di Nazareth,

ha succhiato il latte dal suo seno,

si è sentito protetto e al sicuro

tra le braccia di sua madre.

 

E’ difficile il mio Dio Madre

per quanti credono a un Dio maschilista.

 

 

 

E’ difficile il mio Dio Madre

per tutti i preti che hanno fatto della Chiesa

una società rigidamente gerarchica

e governata da Padri Vescovi

che non hanno generato mai.

 

E’ difficile il mio Dio Madre

se la donna è considerata un essere inferiore,

dove la madre è vista e trattata

come la domestica di casa,

oppure immagine di superficialità,

oggetto e merce che si compra e si vede.

 

E’ difficile il mio Dio Madre

per quanti con il loro orgoglio da padreterni

rovinano l’universo

dove la bellezza, il fascino,

l’armonia e la riservatezza,

la musica e la dolcezza

sono concentrati e racchiusi in un volto di donna,

in una mamma che stringe il suo bambino.

 

Il mio Dio è un Padre

che ama come una Madre.

 

Il mio Dio è una Madre

che ama con la forza

e la riservatezza di un Papà.

 

  1. f. scarmoncin

Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova


Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – Solennità
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gènesi

Gen 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

Allora il Signore Dio disse al serpente:

«Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 97 (98)

R. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura

In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.

Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

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