don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 30 Novembre 2019

“Vi farò pescatori di uomini”

Probabilmente Gesù non usa solo una frase ad effetto che richiama al mestiere che Pietro e i suoi compagni già svolgono, ma in essa racchiude tutta la sapienza nascosta di Dio che si rivela, a chi lo segue, solo nel tempo. Quante esperienze nella vita ti sei trovato a fare per caso o perchè ti piacevano e poi si sono rivelate utili per compiere altri compiti molto più importanti?

Attraverso il mestiere della pesca Pietro e i suoi compagni hanno appreso moltissime cose: la fatica del lavoro, la veglia notturna, la previsione del meteo, l’attenzione alle reti rotte e tanto altro. Quando Gesù chiama non “getta in mare” tutta questa esperienza che loro hanno accumulato nel corso degli anni. Non preoccuparti quando Dio ti chiede qualcosa di nuovo, perchè ti proporrà di cominciare da quello che sai già fare e che ti ha dato il tempo di apprendere.

Quello che ancora non sai fare e che ti manca sarà Sua premura metterti nella condizione di impararlo. Tu non rinunciare mai a metterti sul nuovo cammino che il Signore ti indica.

In breve

Gesù sa sempre valorizzare quanto di buono hai imparato nel passato per impiegarlo nella novità della missione che ti affida. Nessuna cosa buona di te vuole che vada perduta.


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 4, 18-22 In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Parola del Signore

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