“Osservate la pianta di fico”
Gesù prende a paragone il nostro modo di osservare le dinamiche naturali per parlare di quelle spirituali. Questa capacità di saper osservare e conoscere il mondo esteriore insieme a quello interiore è una capacità propria dell’uomo, che ognuno dovrebbe coltivare.
È paradossale che l’uomo lungo i secoli abbia appreso tantissime conoscenze sulla realtà che lo circonda, ma allo stesso tempo non abbia sviluppato in egual misura il sapere su se stesso, sulla finalità della propria vita, sul destino del proprio spirito.
Si spende molto tempo ad informarsi sui prezzi, i consumi, le prestazioni di quanto ci è utile solo per questa vita (sebbene duri anche molto meno), e trascuriamo di dedicarci al nostro spirito che Dio ha creato per l’eternità e per ricevere la sua beatitudine eterna.
Di cosa ti stai occupando di più in questi giorni?
In breve
Il vero guadagno consiste nel saper riconoscere il valore di tutto ciò che ti avvicina a Dio e sapertene servire in modo abbondante.
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 29-33
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Parola del Signore