Dal Vangelo di oggi:
“In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano,
perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo”. (Lc 21,23)
La paura del presente che confina con un futuro oscuro appartiene ad ogni epoca.
Tanto da mettere addirittura in discussione il senso di generare nuove vite.
Eppure siamo chiamati a riconoscere i segni di speranza, a moltiplicare i luoghi della Tua presenza.
Commento a Cura di don Claudio Bolognesi (Diocesi di Faenza)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 20-28
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore