Profezia apocalittica nel “Discorso Escatologico”
Oggi, analizziamo questo discorso intrecciato con parole dell’Antico Testamento (particolarmente del “Libro di Daniele”). Gesù parla del futuro con antiche parole profetiche, ma, imprimendo in esse un senso nuovo e più´profondo. La parte nuova è che l’immagine del “Figlio dell’uomo” (profetizzata da Daniele) è proprio lì, parlandoci in presente.
Le parole apocalittiche di allora acquistano un “carattere personalista”: nel loro centro vi è la persona di Gesù. Il vero “avvenimento” è la Persona che, nonostante il tempo trascorso, continua ad essere realmente presente. Al porre nel centro le immagini cosmiche in una Persona, attualmente presente e conosciuta, il contesto cosmico viene trasformato in qualcosa di secondario e la questione cronologica perde importanza: nello sviluppo delle cose físicamente misurabili, la Parola “è” (“rimane”), e la Sua Parola è più reale e durevole di tutto l’universo materiale.
Questa relativizzazione di ciò che è cosmico, o , meglio ancora, la sua concentrazione in ciò che è personale, si manifesta nel fatto che “il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”: gli elementi cosmici passano, mentre la Parola di Gesù è il “firmamento autentico” sotto il quale l’uomo può restare.
Fonte: evangeli.net
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 20-28
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore