Gesù con una certa durezza ci mette davanti quello che attende chi vuole vivere il Vangelo. Si parla di persecuzioni, di tradimenti, addirittura di morte. Di fronte a una situazione così la reazione più evidente è la difesa. Ma Gesù ci dice proprio il contrario: non difendetevi.
Il motivo che sta dietro a questo invito è forse la consapevolezza che la difesa per essere tale deve per forza usare le stesse armi di chi attacca. Si fa perciò il gioco stesso della violenza e pensando di uscirne lo si alimenta.
Pensiamo a tutte le volte che ci provocano su temi di fede o di morale. Queste discussioni diventano sempre delle partite a ping pong, dove ogni osservazione ha lo scopo di fare punto, di spiazzare l’altro. Se ne esce sempre nello stesso modo: nessuno si è mosso dalla sua posizione e si è più tesi, se non più arrabbiati, di come eravamo prima.
Non difendersi significa mettere da parte la spada e lo scudo per lasciar spazio allo Spirito. Ascoltiamolo e lasciamo che parli lui. Potremmo rimanere sorpresi anche noi di quello che diciamo!
Leonardo Vezzani SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 12-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore