Considera che hai in te la virtù vera quando hai disprezzo perfetto per tutto ciò che c’è sulla terra, e tieni il cuore, grazie ad una coscienza pura, sempre pronto ad andare verso il Signore. Se vuoi esser conosciuto da Dio, resta ignorato dagli uomini per quanto è possibile. (…)
Considerati una formica e un verme in tutti i sensi, per diventare l’uomo creato da Dio. Poiché se non fai prima quello, l’altro non seguirebbe. Per quanto discenderai, tanto t’innalzerai; è quando consideri te stesso come un nulla davanti al Signore (cfr Sal 38(39),5-6 LXX), secondo il salmista, che divieni grande, poiché sei rimasto nascosto per un po’. Ed è quando pensi di non aver nulla e di non saper nulla che sei ricco di azione e conoscenza lodevoli davanti al Signore. (…)
Gratuitamente salvato, rendi grazie a Dio tuo Salvatore. Ma se vuoi offrire doni, offri con riconoscenza i due spiccioli, con la tua anima vedova, voglio dire l’umiltà e l’amore. E Lui li riceve nel tesoro (cfr Mc 12,41-43) della salvezza, lo so bene, più che una moltitudine di virtù messe da tanti. (…)
Poiché, se il tesoro degli impassibili è fatto dell’insieme di tutte le virtù, la pietra preziosa dell’umiltà ha più valore di tutte quelle. Non solo ella dona a chi la possiede l’espiazione presso Dio, ma fa andare con gli eletti nel luogo delle nozze del suo Regno.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 1-4
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore