La prospettiva di Luca su questa scena evangelica è essenziale: Gesù entra nel Tempio e da quel momento iniziò a scacciare chi vende. Lo stesso evangelista precisa che Gesù continua a insegnare, sempre, ogni giorno, quotidianamente, tutto ciò.
Quella che dovrebbe essere una casa aperta, luminosa, di dialogo corre infatti costantemente il rischio di diventare un’oscura caverna dove ciascuno ruba il proprio bottino, lo custodisce gelosamente e ordisce trame a esclusivo vantaggio del gruppo, movimento o contesto ecclesiale di cui fa parte. Gesù allora, svegliandoci in modo netto, continua a cacciar via i ragionamenti perversi di chi approfitta privatamente di ciò che è dell’intera comunità, a partire dal perdono di Dio, donato gratuitamente a tutti.
Con il nostro contributo, la Chiesa, cioè in senso largo la comunità tutta in cui abita il Risorto, può essere un autentico luogo di preghiera: etimologicamente si parla sempre di una certa forma di “scambio”, però di desideri, di idee, di sogni. Non possono essere venduti, ma solamente condivisi. Nella preghiera tutto viene messo in comune: tutto è offetto, tutto è ricevuto, tutto è gratuito.
La preghiera è proprio quel luogo in cui, entrando in dialogo, lasci morire la tua volontà per riscoprirla arricchita in Dio, per mezzo delle sorelle e dei fratelli che te la rendono viva, presente, matura. Scambi il tuo io con il Noi che accade solamente quando ti apri al prossimo senza preventivare che l’altro debba dare, fare o dire qualcosa a tuo vantaggio.
È uno spazio talmente intimo, talmente sacro e al contempo talmente dilatato che non può essere lottizzato, privatizzato o messo in vendita: proprio lì Dio interviene, ogni giorno, per scacciare via le logiche di scambio interessato e le posizioni di rendita che sporcano tutte le nostre relazioni, riaprendole all’imprevisto.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19, 45-48
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Parola del Signore