don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo di domenica 17 Novembre 2019

Il tempo è vicino!

Nella prima lettura abbiamo ascoltato che Malachia dice: «Sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia». In queste parole di Malachia c’è il riconoscimento della situazione di ingiustizia in cui si muove la storia, ma c’è anche una speranza: Dio resta Dio e verrà il giorno del trionfo del giusto che si fida di Dio.

Il vangelo riprende lo stesso problema. Abbiamo infatti ascoltato la prima parte del discorso escatologico di Gesù. Nell’imminenza della sua passione Gesù pronuncia una parola autorevole sulla fine dei tempi e sulla venuta nella gloria del Figlio dell’uomo: «Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria» (cf Lc 21, 27), preceduta da alcuni segni che i discepoli devono saper leggere con intelligenza.

Il discorso di Gesù è provocato da una circostanza: lo spettacolo del tempio di Gerusalemme. Era una costruzione splendida! Luca infatti scrive che «mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: “Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta”». Parole agghiaccianti quelle dette da Gesù. Ma che cosa significa questa profezia? Come il tempio è finito miseramente, così finirà ogni corruzione, ogni prepotenza. Il giudizio di Dio sulla città di Gerusalemme è un ammonimento perché i nemici del Signore periranno e saranno dispersi tutti i malfattori, mentre il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano (cf Sal 92, 10.13).

L’evangelista, inoltre, annota che interrogato dai discepoli su «quando accadranno queste cose, quale sarà il segno e quando esse staranno per accadere», Gesù risponde esortandoli ad esercitarsi sul discernimento affinché non si lascino trarre in inganno: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!». Nel vangelo di Marco leggiamo: «sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per ingannare gli eletti. Voi, però, fate attenzione!» (cf Mc 13, 22-23). Ciò significa che ci saranno delle persone sempre pronte ad arrogarsi titoli che non spettano a loro. Costoro saranno smascherati perché mentre il Messia è venuto per servire e non per essere servito, essi non vogliono servire ma vogliono il potere per dominare sugli altri (cf Lc 22, 24-27). Ebbene, il cristiano è chiamato a resistere alle lusinghe di questi impostori, pronunciando con decisione il proprio «no» e ricordando che il comando di Gesù: «Non andate dietro a loro!» è tanto netto quanto il suo «Seguitemi!».

Poi Gesù ammonisce dicendo che non dobbiamo spaventarci quando sentiremo parlare di guerre e di rivoluzioni: si tratta di eventi storici che riguardano l’umanità di ogni tempo e che egli menziona non per allarmare, ma per rivelare «le doglie del parto» (cf Rm 8, 22) che travagliano la creazione, la quale va verso un fine datole da Dio, verso la terra e i cieli nuovi del Regno. «Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno…a causa del mio nome»: ecco il grande segno annunciato da Gesù, la persecuzione dei suoi discepoli, addirittura da parte di parenti e amici: «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi». Queste parole si stanno avverando! Pensiamo alle persecuzioni del primo secolo cristiano fino ai nostri giorni. La chiesa cresce nella persecuzione e «il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani» (Tertulliano).

La persecuzione, dunque, diviene per i credenti «occasione di martyría, di testimonianza». Gesù, inoltre, indica ai cristiani la giusta condotta da seguire: «Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere». Ebbene sì, noi dobbiamo solo preoccuparci di vivere la virtù cristiana per eccellenza, la perseveranza, cui Gesù lega una promessa straordinaria: «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». La vita cristiana, quindi, richiede perseveranza fino alla fine perché il cristiano è colui che persevera nell’amore, continuando a compiere il bene tra gli uomini, anche a costo cella propria vita.

Questo brano evangelico, dunque, non tratta della fine del mondo, ma del nostro oggi: la nostra vita quotidiana è il tempo della faticosa eppure beata (cf Gc 5, 11) e salvifica perseveranza.

Letture della
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Sorgerà per voi il sole di giustizia.

Dal libro del profeta Malachìa
Ml 3,19-20a

 
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
 
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio.
 
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 97 (98)
R. Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.
 
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra. R.
 
Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine. R.

Seconda Lettura

Chi non vuole lavorare, neppure mangi.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
2 Ts 3,7-2

 
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.
 
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
 
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.

Parola di Dio

Vangelo

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,5-19

 
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
 
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
 
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
 
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
 
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
 
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Parola del Signore

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