Ci fa fatica vivere nell’attesa e iniziamo a chiederci quanto manca alla méta? Quanto tempo ancora prima di poter cantare un canto nuovo? Siamo da tempo in cammino e speriamo di arrivare presto a un luogo in cui poter riposare – ci si mette in cammino proprio perché si spera di arrivare da qualche altra parte, in un posto migliore, possibilmente senza sofferenza, un posto bello. Il regno di Dio è questa speranza dell’uomo che si interroga di fronte al suo limite, alla morte.
L’ansia di capire cosa c’è dall’altra parte nasconde però una necessità di controllare tutto, per non farsi cogliere impreparati, così quando il tempo ci divora e quando le cose vanno male cerchiamo sempre di fare delle previsioni per arginare la sfiducia, cerchiamo rassicurazioni fuori di noi, non riusciamo a gestire la frustrazione dell’assenza. E invece Gesù ai nostri “quando?” risponde con un dove: il regno di Dio è in mezzo a noi, è già dentro di noi, e questa è una cosa sconcertante. È necessario attraversare il guado del dolore e del rifiuto, accettare il male che abita in noi e nel mondo, per riconoscere il regno di Dio che cresce silenziosamente dentro di noi, per imparare che il tempo della pienezza è l’amore che oggi siamo capaci di donare.
Come possiamo contenere noi il regno di Dio? Gesù non ci sta parlando di un luogo fisico, ma di un altro modo di vivere. Vorremmo vedere i fiori e i frutti di quello che è stato seminato dentro di noi, ma il tempo del germoglio lo conosce solo Dio, e questa imprevedibilità nell’attesa ci libera, ci spinge a giocarci fino in fondo nella quotidianità, nel presente, perché solo chi spera è capace di at-tendere, di andare-verso quel futuro con i piedi ben radicati nel qui ed ora che è affidato alla nostra responsabilità, alle nostre cure. E spera solo chi ama.
Caterina Bruno
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 20-25
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore