Gesรน รจ ormai arrivato a Gerusalemme. ร entrato in cittร e nel tempio; ne ha preso possesso, e ora lรฌ insegna con autoritร . Dal racconto della chiamata di Zaccheo il nostro lezionario ne ha fatta di strada, tralasciando quelle pericopi che ascolteremo in altri momenti, e ci ha portati ad affrontare due temi che bene si addicono alla fine dellโanno liturgico: la risurrezione (questa domenica) e la fine dei tempi (la prossima). Saremo cosรฌ in grado di prepararci alla celebrazione della solennitร di Cristo Re.
I ricchi sadducei. Questa volta non sono i farisei o i sacerdoti a provocare Gesรน, ma i sadducei. Di questo movimento sappiamo poco. Il nome deriva probabilmente dal sommo sacerdote Sadoq (1Re 2,35), custode dellโarca al tempo di Salomone. Erano un movimento di benestanti e proprietari terrieri. Cosรฌ li ritrae lo storico dellโepoca Giuseppe Flavio: ยซEssi non fanno praticamente niente: quando infatti assumono qualche carica, contro voglia o per necessitร , accedono a quanto dicono i farisei, perchรฉ altrimenti non potrebbero riuscire accetti alla massa del popoloยป (Ant. 18.I.4). Importanti sono le differenze dottrinali con i farisei: i sadducei rifiutavano ogni tradizione normativa al di fuori della Legge e dei Profeti, e al contrario dei farisei, con spirito conservatore, si attenevano soltanto alla Legge scritta: ancora Giuseppe Flavio attesta che ยซquanto ai sadducei, la loro dottrina fa morire le anime insieme con i corpiยป (ibid.). I due elementi โ Legge scritta e risurrezione โ sono strettamente connessi. ร chiaro infatti che proprio il tradizionalismo dei sadducei ยซfaceva loro rifiutare praticamente tutte le dottrine non attestate, o anche solo scarsamente attestate, nella Bibbia ebraicaยป (A. Soggin): cosรฌ la risurrezione dei morti, che appare solo raramente e in epoca tardiva nella Bibbia, ed รจ presente in modo chiaro ed esplicito solo nel Nuovo Testamento; cosรฌ anche per le altre dottrine (angelologia e demonologia).
Gesรน con i farisei, come sappiamo, ha un rapporto conflittuale, probabilmente indizio di una prossimitร e di una relazione stretta con essi. Ma mentre questi scompaiono negli ultimi momenti della sua vita, i sadducei del sinedrio ricompariranno in modo netto durante il suo processo: anzi, proprio i sadducei, insieme ai sacerdoti-capi e anziani, sono le figure dominanti del processo contro Gesรน e i maggiori responsabili della sua condanna. Gesรน infatti, con il gesto clamoroso della cacciata dei mercanti dal tempio, aveva portato un attentato al loro sistema rituale, alla loro religione del tempio, e anche ai loro interessi economici.
Risurrezione? La controversia narrata nel vangelo di oggi si trova anche in Mc 12,18-27 e in Mt 22,23-33. Non รจ nostro compito mettere a confronto le diverse prospettive: ci concentriamo solo sul racconto lucano. Anche lรฌ comunque i sadducei dicono di conoscere la Legge, e la citano, infatti, dal libro del Deuteronomio 25,5-10, che tratta della questione del levirato (cioรจ dellโobbligo per un uomo di sposare la moglie del fratello morto senza discendenza). Ma una cosa รจ dire di conoscere la Legge, lโaltra capirne il senso profondo. Per tale ragione Gesรน puรฒ rimproverare i sadducei dicendo loro ยซVoi siete gravemente in erroreยป (Mc 12,27) e ยซnon conoscete nรฉ le Scritture nรฉ la potenza di Dioยป (Mc 12,24), quando questi credono di esemplificare la legge del levirato arrivando alla conclusione che la risurrezione รจ impossibile. Lโerrore della visione dei sadducei รจ che questa ยซpresuppone una visione piuttosto materiale dellโaldilร : la risurrezione consisterebbe in un ritorno alla vita terrena soltanto migliorata e potenzializzata; si proietta nellโaldilร il positivo della vita terrena, in particolare le gioie, la feconditร e la fertilitร . Ci sarร dunque anche un ritorno alla vita matrimonialeยป (G. Rossรฉ).
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Come angeli del cielo. Gesรน si sposta invece su un altro piano. Anzitutto chiarisce che lโunione sessuale รจ una realtร del tempo presente, รจ legata alla condizione mortale dellโuomo, alla trasmissione della vita e della specie, al primo comandamento di Dio, ovvero alle prime parole di Dio allโuomo: ยซSiate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terraยป (Gn 1,28). Nellโaltra vita quel comando non servirร piรน, ci sarร un ยซsuperamento del rapporto sessuale, visto che lโuomo sarร immortaleยป. ยซMa lโessere come angeli non significa che la natura dellโuomo viene trasformata in quella angelica. Lโuomo risorto non รจ disumanizzato, e questa novitร non esclude la realtร del sesso e non annulla lโamore vissuto sulla terraยป (Rossรฉ). Ognuno, cioรจ, conserverร il proprio corpo sessuato, la propria personalitร (Catechismo della Chiesa cattolica, 298: ยซDio, poichรฉ puรฒ creare dal nulla, puรฒ anche, per opera dello Spirito Santo, donare [โฆ] ai defunti, con la risurrezione, la vita del corpoยป), e anche i rapporti interpersonali che si sono creati sulla terra non potranno essere cancellati.
Gesรน afferma che Dio รจ un Dio della vita, รจ fedele, e quindi non puรฒ smentire se stesso: la vita donata agli uomini non รจ stata data per gioco o per inganno, e non puรฒ finire. La vita dei patriarchi ne รจ un esempio. Ma siamo entrati in un campo difficile e delicato, e dobbiamo sapere โ come spiegava bene J. Ratzinger nel suo trattato Escatologia. Morte e vita eterna (Cittadella, Assisi 1979) โ che ยซรจ del tutto impossibile immaginare anche solo approssimativamente un benchรฉ minimo dettaglio circa il mondo della risurrezioneยป. Ci torna alla mente una poesia di D.M. Turoldo dai suoi Canti Ultimi: ยซNon so come, non so dove, ma tutto / perdurerร : di vita in vita / e ancora da morte a vita / come onde sulle balze / di un fiume senza fineยป.
Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Il re dellโuniverso ci risusciterร a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabรจi
2 Mac 7,1-2.9-14
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: ยซChe cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padriยป.
[E il secondo,] giunto allโultimo respiro, disse: ยซTu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dellโuniverso, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterร a vita nuova ed eternaยป.
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: ยซDal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perchรฉ da lui spero di riaverle di nuovoยป. Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซร preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร davvero risurrezione per la vitaยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi lโorecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non cโรจ inganno. R.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io tโinvoco poichรฉ tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me lโorecchio, ascolta le mie parole, R.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
allโombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerรฒ il tuo volto,
al risveglio mi sazierรฒ della tua immagine. R.
Seconda Lettura
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi
2 Ts 2,16 โ 3,5
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perchรฉ la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo รจ anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non รจ di tutti. Ma il Signore รจ fedele: egli vi confermerร e vi custodirร dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo giร lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori allโamore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ i quali dicono che non cโรจ risurrezione โ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: โSe muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratelloโ. Cโerano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette lโhanno avuta in moglieยป.
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, disse Gesรน ad alcuni sadducรจi, i quali dicono che non cโรจ risurrezione:
ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore