L’opera raffigura Sant’Elena, madre di Costantino, con la croce, un richiamo alla sua leggenda. La santa si è recata in Terra Santa dove ha trovato la croce della crocefissione.
Sant’Elena si trova in piedi, tra una croce e un albero, posto per conferire al dipinto un armonioso equilibrio.
Sant’Elena abbraccia la croce, assumendo una posizione classica: il chiasmo di Policleto. Il mantello rosso le evidenzia la gamba flessa.
La santa è raffigurata con un mantello rosso-purpureo, un’armatura sul petto che evidenzia il seno (forse un significato iconologico che indica il ruolo di madre) e una veste blu ceruleo. I capelli seguono lo stile veneziano del 400. Inoltre la veste lascia intravedere il piede, forse, per esporre la bravura dell’artista in maniera innocente pudica, senza cadere nella sfera erotica.
Lo stile di Cima si può riconoscere dalla pittura pulita e l’attenzione meticolosa per i dettagli. Il pittore è l’allievo della scuola veneta del 15° secolo quindi si risente della pittura di Giovanni Bellini, Antonio Vivarini, Vittore Carpaccio, Giorgione e Marco Palmezzano. Tipica di questa pittura è raffigurare paesaggi iddilliaci dietro ai personaggi raffigurati.
Lo sfondo del quadro mostra il paesaggio cinquecentesco di Conegliano. Si può scorgere sulla sinistra le mura lungo il refosso, il ponte della Madonna, il piccolo mulino sul fiume Monticano ed il centro storico con sopra sullo sfondo il castello di San Salvatore di Susegana. A destra le mura salgono fino al castello e la chiesa di San Leonardo (santo patrono della città di Conegliano). A destra in basso le capanne dei contadini.
l cielo è sereno ma con qualche nuvola di passaggio, il quale indica lo stato onirico del dipinto.
C’è un mistero in questa tela: ha la testa inclinata e lo sguardo è rivolto in un punto al di fuori del dipinto che tuttavia non possiamo scorgere.
[Fonte per la descrizione analitica: Wikipedia Italiana e Inglese. Revisione morfologica by @DropsOfJupiter99]
Via: Interpretazione D’arte, canale Telegram