Commento al Vangelo per bambini e ragazzi del 10 Novembre 2019 – Dossier Catechista

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Alzi la mano chi non vorrebbe vivere per sempre! Gesù sa che sarà così: la morte è un passaggio per un mondo nuovo, come figli nell’abbraccio del Padre, al sicuro da sofferenze ed errori.

Capire le parole

  • Sadducei.
    Un gruppo ebraico che, pur seguendo la Legge, rifiuta alcuni aspetti della tradizione; i suoi aderenti sono ai livelli più alti dell’economia e della religione. Qui cercano di mettere in difficoltà. Gesù con un esempio paradossale ed estremo. Hanno un’idea materialista e sbagliata della risurrezione, a cui comunque non credono.

  • Dio di Abramo.
    Centinaia di anni dopo la loro morte terrena, al tempo della rivelazione di Dio a Mose nel roveto ardente, Abramo, Isacco e Giacobbe sono nell’oggi di Dio. Se Lui é eternamente presente, anche loro sono nel presente.

  • Tutti vivono per lui.
    La vita esiste attraverso Dio, grazie a Lui. Dunque, non può che avere le sue caratteristiche: infinita ed eterna, gratuita e aperta, meravigliosa e sorprendente. Gesù paragona i risorti agli angeli, che non hanno i limiti del corpo, dello spazio e del tempo, tipici del nostro mondo. Nel mondo di Dio lui sarà il Padre di tutti, finalmente liberi dal peccato e da ogni sorta di male.

Riflettere

Siamo curiosi! Cerchiamo gli indizi della risurrezione che sono disseminati nel mondo: i cicli della vita e della natura, un seme che diventa una nuova pianta, una crisalide che si trasforma in farfalla, il mistero dei miracoli, ciò che esiste pur essendo invisibile o impalpabile, la forza dell’amore che supera ogni confine, la storia di qualcuno che, vicino alla morte, ha visto la luce al fondo del tunnel e si risvegliato…

Raccontare

«Tutto nella vita un ciclo: il giorno segue la notte, la primavera segue l’inverno. Se la barca sparisce all’orizzonte, non é andata via. Siamo noi che non la vediamo più, come non vediamo il sole durante la notte. Quando sarà portato a termine tutto il lavoro per il quale siamo venuti sulla terra, potremo lasciare il corpo. Esso racchiude I ‘anima, come il bozzolo racchiude la futura splendida farfalla.

Allora saremo liberi da dolori, paure e preoccupazioni, e potremo tornare a casa! Da Dio. Accanto a Lui continueremo a vivere. Cresceremo, danzeremo, giocheremo e saremo felici. Saremo insieme a tutte Ie persone che abbiamo amato. Là saremo circondati da un amore cosi grande che nessuno riesce a immaginare» (dott. E. Kubler Ross).


Fonte: Dossier Catechiesta

L’abbonamento per l’anno catechistico 2019-2020 comprende 8 numeri (settembre 2019-maggio 2020) + l’agenda del catechista + due poster.

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Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.

Dal secondo libro dei Maccabèi
2 Mac 7,1-2.9-14

 
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
 
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
 
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
 
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
 
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno. R.
 
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole, R.
 
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine. R.

Seconda Lettura

Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
2 Ts 2,16 – 3,5

 
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
 
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
 
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Dio non è dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38

 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
 
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore

Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo, disse Gesù ad alcuni sadducèi, i quali dicono che non c’è risurrezione:
 
«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
 
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore