Dio, mosso a pietà per la situazione così penosa dell’uomo, gli ha dato la Legge e i Profeti, dopo avergli dato la legge naturale non scritta (cfr Rom 1,26) (…); infine, ha dato se stesso per la vita del mondo. Ha mandato per noi gli apostoli, gli evangelisti, i dottori, i pastori, ha compiuto guarigioni e prodigi.
Ci ha ricondotti alla vita, ha distrutto la morte, ha trionfato su colui che ci aveva vinti, ci ha dato l’Alleanza che prefigurava la definitiva, l’Alleanza che si è compiuta, i carismi dello Spirito Santo, il mistero della nuova salvezza. (…)
Dio ci colma di beni spirituali, se vogliamo riceverli: non esitare ad aiutare chi ne ha bisogno. Dà soprattutto a chi ti chiede, ed anche prima che chieda, facendo elemosina senza indugio della dottrina spirituale. (…)
In mancanza di ciò, proponigli almeno servizi più modesti: dagli da mangiare, offrigli vecchi abiti, forniscigli medicine, cura le sue piaghe, informati sulle sue prove, insegnagli la pazienza. Avvicinati a lui senza timore. Non c’è pericolo che tu ne abbia più male o che tu contragga la sua malattia. (…)
Poggia sulla tua fede; la carità trionfi sulle tue reticenze. (…) Non disprezzare i fratelli, non restare sordo alle loro richieste, non fuggirle. Siete membra di un sol corpo (1Cor 12,12s), anche se lui è colpito dalla sventura; così come a Dio, “a te si abbandona il misero” (Sal 10,35).
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14, 12-14
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Parola del Signore