“Tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te”
Gesù richiama l’attenzione sul comportamento irriconoscente tenuto dai figli di Gerusalemme. A loro sono stati inviati profeti, ma sono stati uccisi e lapidati. Tante volte anche noi trattiamo male coloro che invece dovremmo benedire per le loro parole o i loro interventi nei nostri confronti. Spesso reagiamo male quando qualcuno ci invita a correggere i nostri atteggiamenti o a rivedere il fine per cui facciamo determinate cose.
Chi ci “intralcia” o ci corregge ci mette sulla difensiva. Spesso non siamo capaci di riconoscere con gratitudine lo sforzo che essi fanno per starci vicino e suggerirci quello che può essere un bene per noi, o orientarci verso un fine migliore. L’attaccamento a noi stessi è il primo ostacolo per vedere il bene suggerito dagli altri e riconoscere il loro prezioso contributo. Non mettere a tacere qualcuno per il solo fatto che ti suggerisce ti rivedere i tuoi comportamenti o quello che hai in mente di fare.
In breve
Anche se spesso hai rifiutato la grazia di Dio e dei suoi ripetuti inviti a seguirlo, egli continua a metterti a fianco persone che possano aiutarti a riconoscere il bene e a sceglierlo.
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 31-35
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore! ”».
Parola del Signore