“Il Regno di Dio è simile al lievito”
Forse ci si poteva aspettare che Gesù usasse un’immagine più solenne per parlare del suo Regno e invece lo racconta facendo uso di immagini quotidiane e semplici: il lievito, il granello di senape. Qualcosa che è destinato a crescere e diventare grande, ma che al principio è invisibile e non attira l’attenzione. Anche nel clima familiare o lavorativo ci sono tante piccole frasi o gesti che non attirano l’attenzione, passano inosservate, ma contribuiscono in modo significativo a generare un ambiente di armonia e di collaborazione o di scontro e risentimento. Sono piccoli semi che spargi nel terreno quotidiano delle relazioni e introducono in esse il Regno di Dio, fanno pregustare l’amore, la pace e la misericordia che lo costituiscono. Tu che semi lasci cadere nel terreno delle tue relazioni quotidiane?
In breve
Le tue parole e i tuoi gesti sono i semi che spargi nel terreno delle relazioni quotidiane per far germogliare in esse un pò di quel benessere che costituisce il Regno di Dio.
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Il granello crebbe e divenne un albero.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 18-21
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Parola del Signore