Il commento alle letture di domenica 27 Ottobre 2019 a cura dei Missionari della Via.
Meditiamo la Parola
Dopo aver visto, domenica scorsa, la necessitร di pregare sempre, oggi Gesรน ci insegna il giusto atteggiamento per pregare e stare alla presenza di Dio. Questo fariseo, uomo religioso e desideroso di far la volontร di Dio, finisce per identificarsi con ciรฒ che di buono fa, al punto da diventare presuntuoso o orgoglioso. Si presenta davanti a Dio pieno di sรฉ e sicuro di sรฉ: fa lโelenco delle sue opere buone e mentre loda Dio disprezza gli altri. In realtร , piรน che pregare Dio, loda se stesso.
Si sente giusto, meglio degli altri e i suoi atti religiosi alimentano il suo vanto, anzichรฉ aiutarlo ad amare di piรน Dio e il prossimo. Perciรฒ papa Francesco ha detto: ยซNon basta dunque domandarci quanto preghiamo, dobbiamo anche chiederci come preghiamo, o meglio, comโรจ il nostro cuore: รจ importante esaminarlo per valutare i pensieri, i sentimenti, ed estirpare arroganza e ipocrisia. Ma, io domando: si puรฒ pregare con arroganza? No. Si puรฒ pregare con ipocrisia? No. Soltanto, dobbiamo pregare ponendoci davanti a Dio cosรฌ come siamo. Non come il fariseo che pregava con arroganza e ipocrisia. Siamo tutti presi dalla frenesia del ritmo quotidiano, spesso in balรฌa di sensazioni, frastornati, confusi. ร necessario imparare a ritrovare il cammino verso il nostro cuore, recuperare il valore dellโintimitร e del silenzio, perchรฉ รจ lรฌ che Dio ci incontra e ci parla. Soltanto a partire da lรฌ possiamo a nostra volta incontrare gli altri e parlare con loro. Il fariseo si รจ incamminato verso il tempio, รจ sicuro di sรฉ, ma non si accorge di aver smarrito la strada del suo cuoreยป.
Ben diverso รจ lโatteggiamento del pubblicano. Il pubblicano era considerato un pubblico peccatore, un impuro che collaborava con i dominatori stranieri. Costui si presenta al tempio con umiltร e contrizione. ร consapevole dei suoi peccati e invoca pietร dal Signore. La sua รจ una preghiera breve, intensa, autentica, consapevole della grandezza di Dio e, al contempo, della propria miseria. Non ha meriti da sfoggiare, ma solo misericordia da implorare. E proprio lui esce da lรฌ giustificato: non solo perdonato, ma โreso giustoโ agli occhi di Dio. Non invece il fariseo, che รจ โguastoโ e continua ad esserlo, ipocritamente illuso di essere a posto. Come ha detto ancora il papa:
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ยซIl fariseo รจ proprio lโicona del corrotto che fa finta di pregare, ma riesce soltanto a pavoneggiarsi davanti a uno specchio. ร un corrotto e fa finta di pregare. Cosรฌ, nella vita chi si crede giusto e giudica gli altri e li disprezza, รจ un corrotto e un ipocrita. La superbia compromette ogni azione buona, svuota la preghiera, allontana da Dio e dagli altri. Se Dio predilige lโumiltร non รจ per avvilirci: lโumiltร รจ piuttosto condizione necessaria per essere rialzati da Lui, cosรฌ da sperimentare la misericordia che viene a colmare i nostri vuoti. Se la preghiera del superbo non raggiunge il cuore di Dio, lโumiltร del misero lo spalanca. Dio ha una debolezza: la debolezza per gli umili. Davanti a un cuore umile, Dio apre totalmente il suo cuore. ร questa umiltร che la Vergine Maria esprime nel cantico del Magnificat:
ยซHa guardato lโumiltร della sua serva. [โฆ] di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temonoยป (Lc 1,48.50). Ci aiuti lei, la nostra Madre, a pregare con cuore umileยป.
Preghiamo la Parola
Ripetiamo per cinque volte: O Dio, abbi pietร di me peccatore
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Ho consapevolezza dei miei limiti e dei miei peccati? So chiedere perdono a Dio nella confessione?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Cerco di coltivare lโumiltร ? O tendo a sentirmi giusto, a guardare gli altri dallโalto al basso, a giudicare con facilitร ?
Letture della
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
La preghiera del povero attraversa le nubi
Dal libro del Sirร cide
Sir 35,15b-17.20-22a
Il Signore รจ giudice
e per lui non cโรจ preferenza di persone.
Non รจ parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dellโoppresso.
Non trascura la supplica dellโorfano,
nรฉ la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre รจ accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
La preghiera del povero attraversa le nubi
nรฉ si quieta finchรฉ non sia arrivata;
non desiste finchรฉ lโAltissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito lโequitร .
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 33 (34)
R. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirรฒ il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce. R.
Il Signore รจ vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarร condannato chi in lui si rifugia. R.
Seconda Lettura
Mi resta soltanto la corona di giustizia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 4,6-8.16-18
Figlio mio, io sto giร per essere versato in offerta ed รจ giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerร in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore perรฒ mi รจ stato vicino e mi ha dato forza, perchรฉ io potessi portare a compimento lโannuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e cosรฌ fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererร da ogni male e mi porterร in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Il pubblicano tornรฒ a casa giustificato, a differenza del fariseo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,9-14
In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโintima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโaltro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ.
Io vi dico: questi, a differenza dellโaltro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, chi invece si umilia sarร esaltatoยป.
Parola del Signore