L’operaio del vangelo non seduce ma con la sua mitezza attrae verso Cristo
SAN LUCA
Sulla via della Croce Gesù cammina avanti a tutti perché solo lui apre la strada della vita e dell’incontro col Padre. A coloro che lo seguono Gesù chiede di andargli avanti perché possa incontrare gli uomini che essi incrociano nel loro cammino esistenziale. A differenza delle altre religioni la fede cristiana è essenzialmente relazione personale prima ancora che conoscenza di verità e pratiche di riti.
Coloro che conoscono Gesù e diventano suoi discepoli sono chiamati ad essere protagonisti della sua missione di riunire nell’unica famiglia di Dio i suoi figli. Insieme con il “signore della messe” gli operai sono inviati a raccogliere in unità tutti coloro nei quali è stato seminato il dono della vita.
Gli operai del Signore, inviati a due a due, sono mandati come agnelli in mezzo agli altri operai i quali però assomigliano a lupi. Nella schiera dei servitori di Dio nella Chiesa ci sono quelli che, presi dal ruolo, vivono la missione in maniera aggressiva e considerano la comunità come un branco di cui servirsi per essere protetti mentre perseguono fini individuali. Il gregge degli agnelli simboleggia gli operai del vangelo, che da una parte sono docili all’ascolto di chi li guida – la voce del pastore, ma ancora di più quella della pecora madre -, dall’altra sono più uniti tra loro dal vincolo della carità.
La prima missione del cristiano è all’interno della Chiesa, tra i suoi fratelli e le sue sorelle, e in special modo tra coloro che svolgono un ministero. Ciascuno, insieme col suo fratello (a due a due) è chiamato a evangelizzare preparando l’incontro con Gesù. Gli operai del Vangelo non agiscono mai individualmente e per sé stessi, ma la loro azione è la risposta docile e mite dopo aver ascoltato la voce di Dio, non quella della propria pancia, come invece fa il lupo.
La missione del cristiano non è quello di accumulare o aggregare facendo massa, ma di riunire coloro che sono invitati e convocati dalla parola di Gesù a fare festa con lui.
L’annuncio del vangelo è comunicazione della pace di Dio, non elencazioni di precetti e condizioni da assolvere prima per essere accolti da Lui. Il vangelo che gli operai annunciano è una porta aperta sulla festa che Dio ha preparato per tutti. Gli operai del vangelo possono dirsi contenti, non quando hanno un seguito che si riunisce attorno a se, ma quando le persone a cui portano il vangelo si riuniscono attorno a Gesù nell’eucaristia domenicale per nutrirsi alla mensa della sua Parola e del Corpo.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 1-9
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Parola del Signore