“Amate i saluti nelle piazze”
Gesù rimprovera i Farisei perchè nella loro vita si dimostrano vicini a Dio con i loro atteggiamenti, ma in realtà sono attaccati alla loro immagine, agli onori, ai riconoscimenti, ai titoli, ai posti riservati, alle corsie preferenziali.
Essi pensano che questa riconoscenza sia a loro dovuta per il ruolo sociale che possiedono. Reputano “normale” che gli spetti un trattamento privilegiato o di favore, che sconti e attenui la fatica, l’impegno, lo sforzo che invece è richiesto normalmente per gli altri. Questi atteggiamenti li allontanano da Dio e impediscono agli uomini che li frequentano di avvicinarsi a Lui.
La gente che li circonda a volte li teme, altre volte cerca di attirarsi le loro simpatie e ottenerne dei favori, mentre solo pochi sanno guardarli per il ruolo che svolgono al di là degli atteggiamenti personali. Tu cerchi di vivere per avere il gradimento di Dio o degli uomini?
In breve
Cerca innanzituto di vivere per essere gradito a Dio e riceverai una stima più sincera anche da parte degli uomini.
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
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Guai a voi, farisei; Guai a voi, dottori della Legge.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 42-46
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Parola del Signore