Commento alle letture di domenica 20 Ottobre 2019 per ragazzi e bambini – Missio Ragazzi

501

Oggi Gesù ci racconta una parabola, ovvero una storia che rappresenta in modo semplice l’insegnamento che vuole comunicare a chi lo ascolta: c’è una vedova che ha subito un’ingiustizia, e ogni giorno si reca dal giudice della sua città, un giudice disonesto e lontano da Dio, perché le faccia giustizia; alla fine riesce ad ottenerla semplicemente per la sua insistenza.

Cosa ci vuole dire Gesù con questa storia?Intanto guardiamo al personaggio principale: le vedove, al tempo di Gesù, erano donne ai margini della società, perché non avevano più un marito che provvedesse a loro, quindi dovevano fare tutto da sole! E in quel tempo, per una donna sola, non era affatto facile. Figuriamoci di fronte ad un’ingiustizia! Quante volte ci siamo sentiti soli di fronte ad una difficoltà, ad un’ingiustizia ricevuta?

Magari davanti a un bullo chea scuola si comporta male con noi: da certe situazioni a volte non riusciamo ad uscirne, perché non abbiamo nessuno che metta in riga il bullo. Ecco, in situazioni come queste noi siamo come quella vedova. Solo che lei non guarda in faccia a nessuno, neanche al giudice della città, che non è proprio uno stinco di santo ma è pur sempre un giudice. E insiste, e insiste, e insiste, sapendo che, pure solo per togliersela di torno, l’avrebbe ascoltata.Ma cos’è che muove veramente la vedova?

La fede: essa, infatti, non ha più un marito, non ha più chi la tira fuori dai guai, ma ha la fede, quella relazione speciale per cui sai che l’amico, che ti conosce bene, ti ascolterà, anche se magari in un primo momento potrebbe sembrare che non lo faccia. Quella relazione che è la più importante di tutte, quella che c’è sempre anche quando tutto il resto sparisce. La vedova sa che sarà ascoltata, prima o poi, anche solo per insistenza. E se un giudice che Gesù definisce disonesto e lontano da Dio la ascolta, Dio che è buono, potrebbe mai non ascoltare?

A volte può succedere che anche la giustizia più giusta avviene con un tempo che non decidiamo noi, ma la fede sta nel credere che al momento opportuno, quello che chiediamo arriverà, perché il nostro amico di cui ci fidiamo tanto non è un giudice disonesto qualsiasi, ma Gesù, l’unico e il vero figlio di Dio, il top del top. E Gesù, comunque, conclude dicendo che l’attesa non sarà lunga anzi: “Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente”, subito.

“Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. Ecco l’unica cosa di cui abbiamo bisogno: avere fede! Non ci stanchiamo quindi di stare in relazione con Lui, di parlargli, di manifestargli le nostre paure, i nostri disagi, inostri desideri, perché Lui ascolta sempre, e al momento giusto, prontamente, li esaudirà di sicuro.

Letture della
XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva.

Dal libro dell’Èsodo
Es 17,8-13

 
In quei giorni, Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm.
 
Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
 
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
 
Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 120 (121)
R. Il mio aiuto viene dal Signore.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra. R.
 
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele. R.
 
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte. R.
 
Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre. R.

Seconda Lettura

L’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
2 Tm 3,14 – 4,2

 
Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
 
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
 
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.

Parola di Dio

Vangelo

Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,1-8

 
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
 
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
 
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
 
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore