Va dove ti porta il cuore… che cerca il volto di Dio
Lunedì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
La radice di ogni malvagità è l’autocentramento o egoismo di cui è vittima ogni generazione di uomini. Le folle si accalcano come quando c’è una possibilità di approfittare di qualcosa. Dove si distribuisce qualcosa lì c’è la calca, un assembramento caotico di persone che aspettano di ricevere o prendere qualcosa.
Avere appetito è un fatto naturale, ma diventa cattivo quando assurge al ruolo di guida delle scelte. La persona perde la sua originalità quando rinuncia a riflettere e ragionare e agisce secondo l’istinto. Quello è il momento in cui un gruppo diventa branco, una comunità diventa setta e un popolo diventa massa in cui ognuno non è che un punto indistinto.
Quando si parla e si agisce “di pancia” si cercano conferme e si chiedono segni. Gesù, grande educatore, non asseconda la massa, ma rivela la patologia di cui è affetta, offrendo al contempo anche la terapia per guarire. La pancia cerca qualcosa che colmi i suoi sensi di vuoto, il cuore cerca una persona da amare. Il segno che Dio dà non è un prodigio della natura, ma una persona, Gesù, il quale è segno del suo grande amore per l’uomo.
Il Salmo 27,8 dice: “Il mio cuore ripete il tuo invito: Cercate il mio volto!”. Se nel cuore trova spazio la parola di Dio esso si volge a cercare il Suo volto. Cercare il volto di Dio significa desiderare di entrare in dialogo con Lui. In Lui possiamo trovare la parola vera, quella che non dà conferme, ma che spinge a rischiare nelle relazioni, per amore.
La relazione con Dio e i fratelli non è innanzitutto un fare o produrre qualcosa, ma è incontro in cui ci si ascolta e si dialoga faccia a faccia.
Maledetto l’uomo che dall’altro cerca qualcosa e, ottenutala, gli volta le spalle; beato l’uomo che, pur non ottenendo quello che desidera, cerca l’altro per incontrarlo con desiderio di vedere il suo volto.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]