L’evangelista Luca, che pure ha un affetto immenso per Maria, sottolinea il rimprovero verso chi si ferma al “privilegio” biologico che avrebbe avuto quella donna. Infatti per Luca c’è molto di più: non è tanto questione di verginità fisica, di gravidanza o di allattamento al seno, quanto piuttosto di generare il dono che Dio ha preparato proprio per lei, perché ciascuno poi potesse farlo a sua volta. Per generare Dio occorrono tuttavia due condizioni.
La prima è ascoltare, cioè mettersi nella condizione di ricevere e di imparare dalla Parola di Dio per comprenderne il senso, soprattutto per la nostra vita. La seconda è quella di osservare, letteralmente fare la guardia, salvaguardare, custodire fedelmente, proteggere con tutta la nostra persona. Ascoltare e osservare: Maria ha avuto la grazia di viverle entrambe, ed è esclusivamente per questo che è chiamata dai cristiani Madre di Dio, di certo non per ragioni fisiche, né tantomeno familistiche.
Per Maria non c’è stato alcuno “sconto speciale parenti”: anche lei ha dovuto fare il medesimo travagliato cammino di ciascun discepolo, attraverso i dubbi più ingenui, lo smarrimento per la perdita di quanto aveva più caro e il ritrovarsi nella comunità del cenacolo per comunicarsi l’un con l’altro la pienezza vivificante. Dopo la Pasqua, ascoltare e osservare rendono accessibile a ogni donna e a ogni uomo l’esperienza materna di Maria.
La quale insegnava a parlare alla Parola che cresceva con la propria vita e al contempo grazie a quella Parola apprendeva a parlare di Dio con la propria vita. Così il Popolo di Israele si rende conto che nell’accogliere e nel prendersi cura dell’uomo e della donna per Dio vi è tutto il prendersi cura e l’accoglienza di Dio per la donna e per l’uomo.
Un Dio che osserva e che ascolta concede anche a tutti noi di vivere la sua Parola, la sua misericordia, la sua vita nell’ascoltare e nell’osservare.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.