La voce di questa donna è spontanea, il suo cuore riconosce la bellezza di Gesù e di chi lo ha generato. La sua è una preghiera di lode a Dio ed è molto profonda e sapiente. Implica una grande capacità di riconoscimento della bellezza ed è una preghiera a cui tutti siamo chiamati.
Non solo: riconoscere la bellezza infinita in noi e attorno a noi ci insegna a non essere narcisisti e a non sentirci inferiori, ci porta a non essere invidiosi, a vedere tutto come ricchezza per il Regno di Dio. Tante volte, invece, rischiamo di sentirci in competizione fra noi. Ma tutti siamo figli di Dio e tutti siamo dono gli uni per gli altri. Questo sguardo di libertà va chiesto come grazia a Dio.
Tutti coloro che cercano di vivere con uno sguardo di lode e ringraziamento sono beati e benedetti. Sono veramente loro che mettono in pratica la Parola di Dio, che in fondo non è altro che quella legge d’Amore proclamata e portata a compimento da Gesù.
Daniele Ferron SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato