Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Ottobre 2019

È un cuore di madre quello che alza la voce per manifestare la propria sana gelosia verso la madre di Gesù! Un grido che interrompe la predicazione del Maestro, fatto da qualche ammiratrice che non sa trattenere il proprio stupore per la forza della parole che piegano i cuori e li convertono. 

Beata tua madre!, dice la devota in un gesto di ingenua e tenera devozione. Beata la madre che si può vantare di te, che può farsi bella della tua fama davanti alle amiche al pozzo! Non sa, certo, che la Madre si è defilata, che non prende con leggerezza la terribile missione di suo figlio, sapendo che non è suo, ma del mondo.

Non sa, la donna, che la Madre, determinata, accompagnerà il figlio sulla croce, senza dubitare, senza crollare, mantenendo intatta la fede verginale che l’aveva condotta a credere nel Dio dell’impossibile. Non sa, la pia discepola, che Gesù trascende ogni complimento, lo evita, indirizzandolo al Padre.

No, sbaglia proprio complimento, meschina, perché il Signore non è un figlio semplice, e Maria lo sa bene. Solo una come lei, che ha accolto la Parola e l’ha fatta diventare carne, può saperlo.

Fonte

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Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 27-28

In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Parola del Signore

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