Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2019

No, Gesù non agisce per opera del demonio, figuriamoci! I suoi avversari non sanno proprio più a cosa appigliarsi per negare la forza della sua profezia!

E Gesù, invece di ignorare un’obiezione tanto piccina, perde tempo per ragionare: come può satana cacciare satana? Che logica è mai questa? Distruggerebbe il suo regno! Gesù approfitta del tema per parlarci del rapporto fra il discepolo e il demonio, che esiste ed è molto meno affascinante di quanto la modernità lo dipinga attraverso espressioni grottesche.

Esiste il male e agisce, travestendosi da bene, continuamente. Lo fa mettendo a dura prova la nostra libertà, facendoci credere che non esiste il peccato e, se esiste, riguarda cose macroscopiche, o gli altri. Gesù, allora, ammonisce i propri discepoli a lottare, ad essere forti nella tentazione, grazie alla preghiera.

Inoltre Gesù invita i super devoti a non esagerare: diventare santi non significa non peccare ed esiste una sottile e terribile forma di santo egocentrismo che ci fa desiderare di essere senza peccato. Pessima idea, dice Gesù, una casa troppo linda e pulita attira l’attenzione di molti altri demoni!

Fonte

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Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 15-26

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.

Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.

Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.

Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

Parola del Signore

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