Nella prospettiva dell’evangelista Luca, a differenza di Marco, il tetrarca Erode Antipa è troppo colto e razionalista per credere alla superstizione secondo cui Gesù sarebbe stato un Battista rianimato. «L’ho decapitato io», ricorda; per Luca è occasione per informarci sommariamente della decollazione di Giovanni.
Il tetrarca non crede neppure al ritorno del profeta Elia, atteso da tanti, che lo avevano identificato in Gesù; Luca lo presenterà accanto a Mosè come testimone di Gesù. «Chi è costui?», si domanda allora Antipa, molto perplesso. La sua è più che altro curiosità verso un personaggio che sembrava avere un qualche seguito.
In quel tempo non c’erano video su YouTube e l’unico modo per capire qualcosa di qualcuno era incontrarlo di persona. Questo incontro avverrà, nel capitolo 23, dopo quello con Pilato. Lì Luca riferisce che, avendo sentito parlare molto di Gesù, Antipa voleva vedere qualche segno, qualche miracolo, qualche prodigio. Magari per ingaggiarlo a corte. Nel frattempo, per noi è occasione per domandarci chi sia veramente Gesù.
Per noi è uno zombie del passato che ritorna a tormentarci, o uno spettacolo che ci incuriosisce e ci intrattiene con i suoi miracolini, oppure ancora una novità che sbaraglia ogni definizione, etichetta e stereotipo? Le stesse domande di Erode, teoricamente capace di ascoltare e desideroso di vedere, sono quelle che muovono ogni discepolo, ogni donna, ogni uomo.
Ci diamo noi una risposta o lasciamo che sia Gesù a mostrarsi così come egli è, di modo che trasfiguri anche il nostro ascoltare, vedere e vivere?
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
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Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 7-9
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Parola del Signore