Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 9 Settembre 2019

Forse quel sabato in sinagoga si sentiva la solita aria, le stesse trite abitudini settimanali. Forse in quella sinagoga aleggiava una noia che neppure le parole di Gesù riuscivano a spezzare. Sì, il maestro sta insegnando, ma questa mano, fastidiosa e inservibile, penzola morta come sempre; questo galileo sembra dire parole nuove, ma le trame dei farisei non cambiano, hanno la testa piena sempre delle stesse macchinazioni.

Ad imbruttire quel giorno era la durezza dei cuori; quella stessa rigidità che rovina i nostri, di giorni. La rassegnazione di pensare che nessuno potrà mai guarirmi la mano, che in fin dei conti non ce n’è neanche bisogno perché comunque ho l’altra e più o meno ci vivacchio.

L’orgoglio di tacere, di non mandare quel messaggio, non parlare di quel problema con l’interessato: «se ne deve accorgere da solo!»; quante trappole di chiacchiere tendiamo come i farisei, quante pretese silenziose abbiamo sulla vita di chi ci è vicino, a quante stupide “prove d’affetto” li sottoponiamo…

La paralisi del dire «si è sempre fatto così», che ci impedisce di cogliere i tocchi lievi dello Spirito; lui ci guida volta per volta sulla strada più adatta alla specificità della situazione e ci dà il coraggio di rischiare, non ama risposte preconfezionate.

«Ma Gesù conosceva i loro pensieri», e anche oggi sa i nostri. Possiamo fermarci ad affidarli al suo sorriso sereno e forse anche un po’ provocatorio. Fortunatamente non ci abbandona a noi stessi, ma continua a stupirci: alle nostre rassegnazioni risponde spingendoci a metterci in mezzo, entrando in contatto con noi, guarendoci; davanti alle nostre fissazioni ed esigenze pone altre domande, domande scomode, fatte di vita reale, di quelle che fanno cambiare prospettiva.

Samuele Adorno

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 6-11


Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Parola del Signore

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