La gente, il demonio, cerca di imprigionare Gesù dentro il luccichio di un miracolo, di una guarigione. Ma Gesù non si può fermare perché è testimone dell’amore.
Miracoli d’amore
Arrivi stanco nella casa di Pietro e subito è amore, miracolo.
E arrivano tutti alla casa di Pietro.
Per questo sei stato mandato.
Quando tu mi guarisci, ti pieghi.
Ti pieghi e poi parli.
Ma prima ti pieghi.
Il tuo viso vicino al mio, malato.
Senti il mio respiro, il mio male, il mio sudore.
E poi dici a quello che c’è di andare via.
Non curi col pensiero.
Ma curi con la tua presenza, con il tuo piegarti.
I miracoli tuoi sono sempre miracoli di amore.
E allora non li fai mai da solo.
Ma insieme a noi.
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È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4, 38-44
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Parola del Signore