don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 23 Agosto 2019

<<Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?” >>.

Questa è davvero una bella domanda. E anche se abbiamo letto e riletto tante volte questa pagina del Vangelo, si ha sempre bisogno di ridire bene e ad alta voce qual è la prima cosa che conta, la cosa più essenziale. Gesù risponde citando parola per parola la Scrittura, ma alla citazione cambia l’ortografia, aggiunge una nuova punteggiatura, mette un “e” congiunzione, e trasforma il punto in virgola.

Così al comandamento di amare Dio <<con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza», Gesù ci aggiunge l’amore al prossimo: <<E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi».

Attraverso questa “unione” Gesù riconcilia i due rischi che corriamo costantemente quando pensiamo alla fede e alla nostra vita: amare Dio fino a disinteressarci degli altri, o amare gli altri fino a dimenticare Dio. Le due cose devono stare sempre unite e parzializzarle significa cadere giocoforza in errore.

<<Allora lo scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che egli è unico e non V’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici”».

Vivere invece una religione fatta solo di olocausti e sacrifici significa dimenticare che l’unica cosa che rende davvero e pienamente culto a Dio è l’amore. Tornano così alla mente le parole che Dio pronuncia attraverso il profeta Osea: <<Misericordia io voglio, non sacrificio» (Os 6,6).

<<Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: (‘Non sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo>>. Infatti chi ha capito che è il cuore a dover funzionare e non il commercio dei meriti allora certamente non è lontano dalla strada giusta, anzi non è lontano dalla meta stessa.

https://www.youtube.com/watch?v=ISB5mfXjad8&feature=youtu.be

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Amerai il Signore Dio tuo, e il tuo prossimo come te stesso.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 22, 34-40

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore

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