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Un re che prepara le nozze del figlio: oggi sembra di trovarsi davanti all’inizio di una fiaba.
Ma invece che principi e fate, al centro della scena ci sono gli invitati e le loro scelte: chiamati a partecipare alla festa, c’è chi non accetta perché preso dai propri impegni; chi addirittura insulta e uccide chi gli porta l’invito; chi si ritrova chiamato apparentemente per caso e chi si presenta senza nemmeno cambiarsi vestito.
Davanti alla vita che chiama, anche noi rischiamo a volte di rifiutare l’invito perché troppo impegnati a sopravvivere, troppo indaffarati a tirare avanti, senza capire bene la direzione e senza sentire che nonostante tutte le fatiche in cui ci sentiamo immersi per noi ci può essere una festa. Oppure ci sentiamo chiamati a partecipare tardi, quando forse non ce lo aspettavamo: e possiamo allora decidere se prendere parte pienamente alla gioia, o se farlo solo in parte, portandoci dietro la polvere e le preoccupazioni di una quotidianità che ci impantana e da cui non vogliamo liberarci.
In qualunque caso, qualunque siano le nostre risposte, in qualunque difficoltà, stanchezza, lutto o fatica ci troviamo, il regno dei cieli continua a essere simile a una sala imbandita da un re che ci invita a prendere parte alle nozze. La festa è pronta, andiamo?
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
Mt 22, 1-14
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.