Nel quarto vangelo la passione di Gesù viene letta non solo come epifania della violenza dell’uomo sull’uomo, ma anche come redenzione della violenza e perciò rivelazione dell’agápe. Gesù ha fatto di uno strumento ignominioso, la croce, una via di gloria, la via dell’amore: l’amore di chi dà la vita per gli altri, di chi non arriva neanche a difendersi perché non vuole fare il male che altri hanno fatto a lui. L’amore è più forte della morte, e l’amore per noi è resurrezione. La morte e la resurrezione per Gesù sono un unico evento: noi guardiamo al Crocifisso, e simultaneamente possiamo confessarlo come vivente, risorto, Figlio di Dio.
1. Introduzione. La gloria, l’ora e l’innalzamento di Gesù
2. Gesù il “Figlio”. L’arresto di Gesù: Gv 18,1-11
3. Il processo religioso: Gv 18,12-27
4. Il processo civile: Gv 18,28-32. Gesù davanti a Pilato: Gv 18,33-38a
5. Pilato e i Giudei. L’incoronazione: Gv 18,38b-19,7
6. La condanna a morte e la crocifissione: Gv 19,7-22
7. La morte di Gesù: Gv 19,23-37
8. Il giardino del seppellimento: Gv 19,38-42. La resurrezione: Gv 20
Bose, 5-9 agosto 2019