Nessuno escluso
San Massimiliano Maria Kolbe
Il sistema giudiziario nella comunità dei credenti non può che ispirarsi alla giustizia di Dio. La piccola parabola del pastore che va in cerca della pecorella smarrita e che è pieno di gioia se riesce a ritrovarla e portarla in salvo, dice chiaramente che Dio vuole la salvezza di tutti, nessuno escluso. Da parte sua egli fa di tutto per recuperare chi si è allontanato dal suo amore perché ciò che gli sta a cuore, non è tanto la riparazione del male fatto, quanto il reintegro di colui che si è perso.
Quando un fratello sbaglia la prima cosa da fare non è lamentarsi con gli altri e nemmeno invocare giustizia da Dio, ma affrontare la persona ponendo davanti a lui il male commesso. Per un cristiano che viene offeso, anche in pubblico, la scelta principale è quella di fare tutto quello che è in suo potere per ristabilire una relazione. Chi si allontana a causa di un dissidio provoca nella comunità una perdita che impoverisce tutti i suoi membri. Al contrario un fratello recuperato alla comunione arricchisce e rinforza tutta la comunità.
A volte si può essere anche contenti quando una persona va via sbattendo la porta perché era diventata ingestibile. La comunione fraterna è un bene che non può essere barattato con la pace individuale. È faticoso cercare il fratello che ha ferito l’altro e spesso si è anche tentati dalla stanchezza, dalla delusione e dalla rabbia, dall’umiliazione di sentirsi accusati ingiustamente. I silenzi alimentano i fraintendimenti, i rapporti formali che passano sotto silenzio gli errori in nome di una falsa idea di pace e bontà creano solchi che diventano incolmabili.
Prima di arrivare alla giustizia divina nei casi che sembrano impossibili da risolvere, i fratelli devono fare di tutto per la riconciliazione. Ognuno è responsabile dei propri sforzi per ricomporre i dissidi e nessuno può accusare l’altro per giustificare la propria resa. La preghiera per i peccatori va sempre congiunta con il dono di amore offerto per loro. La preghiera efficace che ricompone le fratture è quella fatta sulla croce insieme a Gesù: Padre, perdona loro perché non sanno ciò che fanno!
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18, 15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Parola del Signore.