Mons. Costantino Di Bruno – Commento alle letture del 15 Agosto 2019

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Il commento alle letture del 15 Agosto 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

E beata colei che ha creduto

Ap 11,19a; 12,1-6a.1oab; Sal 44; 1 Cor 15,20-26; Lc 1,39-56

La Vergine Maria ha creduto più di Abramo, più di Isacco e Giacobbe, più di Mosè e Giosuè, più di ogni altro profeta e giusto dell’Antico Testamento. Il sommo della fede è raggiunto al Golgota. Lì Maria è presente perché mossa dallo Spirito Santo per offrire al Padre il Figlio appeso al legno. Lì Maria manifesta la più alta obbedienza allo Spirito del Signore. Nell’offerta del Figlio suo diviene immagine visibile del Padre. Il Padre offre il Figlio suo per la redenzione, lo dona. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito. Maria ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito. Il Padre in Cristo ci accoglie come suoi veri figli. Maria per comando di Cristo prende noi come suoi veri figli, in Cristo, con Cristo, per Cristo. Il Padre vive il suo ministero di amore per la salvezza delle sue creature. Anche Maria vive il suo comando di amore per la redenzione dei figli di Dio. Il Padre e il Figlio a nessuno hanno chiesto una fede così grande e una obbedienza così impegnativa. Come Dio vigila, così Maria vigila. Come Dio cerca, così Maria cerca. Come Dio accoglie, così Maria accoglie. Come Dio offre, Maria offre il Figlio e nel Figlio si offre. Mistero indicibile, incomprensibile per qualsiasi mente umana. Solo lo Spirito Santo può in qualche modo darci una fiammella di intelligenza, comprensione e soprattutto amore.

È grande tristezza pensare che, al pari di Gesù, oggi la Vergine Maria è sradicata da molti cuori, allontanata da molte case. Ma Lei mai può divenire estranea a noi. Se Lei diviene estranea a noi, noi saremo estranei al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, estranei alla Chiesa, estranei gli uni per gli altri. Che gli uomini stiano divenendo estranei gli uni agli altri e di conseguenza contrari gli uni agli altri, nemici gli uni degli altri, è segno che manca nel cuore Colei che è la sola operatrice della nostra pace. Come Dio si servì della fionda di Davide per abbattere il gigante Golia e dare pace e sicurezza al suo popolo, così Cristo Gesù, per lo Spirito Santo, si serve della Madre per creare inimicizia eterna con il gigante Lucifero, o Satana, o Serpente antico, e portare pace nel cuore dei suoi discepoli. Se noi ci priviamo di Maria, Cristo e lo Spirito Santo mancano della fionda. Il gigante Satana non può essere abbattuto e la guerra tormenterà i discepoli di Gesù senza un solo respiro di serenità e pace. Non è facile comprendere questa verità. La storia attesta che senza Maria si è sempre senza pace.

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Maria è la donna della purissima fede. È anche la Maestra nella fede. Chi vuole imparare come si crede nella Parola di Gesù deve mettersi umilmente ai suoi piedi e chiedere a Lei che parli al nostro cuore. Lei ci svelerà tutti i segreti della sua purissima fede e noi, imitando Lei, possiamo giungere ad una perfetta e santa imitazione. Maria e il discepolo dovranno essere per questo un solo cuore, una sola anima, una sola vita, un solo spirito. Questa unità non si raggiunge in un giorno, ma è il frutto di un impegno quotidiano trascorso accanto al suo cuore, ascoltandone la voce e obbedendo ad essa.

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a comprendere questa sublime verità.

Fonte@MonsDiBruno