La morte per Gesù non è un punto fermo ma il momento di un viaggio che porta nell’eternità prima Cristo e poi, attraverso Lui, tutta l’umanità.
Prendimi con te
Prendimi con te.
E portami con te.
In disparte.
Ho bisogno delle tue parole.
Ho bisogno di vedere la tua luce risplendere.
Tieni aperti i miei occhi.
La stanchezza mi opprime.
Vedo la tua gloria.
E non vorrei più tornare con gli altri.
Vorrei chiudermi con te.
Ti ascolto.
Ti ascolto.
E il mondo non ha altro suono che la tua voce.
Vorrei stare sempre con te.
Avvolta da te.
In una casa per noi.
Vorrei che nulla ci separasse.
Vorrei non avere paura.
Ma poi accade.
E allora mi stacco da te.
E allora la paura arriva.
Fammi ascoltare la tua voce.
Fammi vedere la tua luce.
Stai con me.
Sempre.
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 28-36
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.