Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 6 Agosto 2019

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Celebriamo oggi la festa della Trasfigurazione, festa grande per lโ€™Oriente cristiano, ma quasi sempre taciuta in Occidente che privilegia abitualmente gli eventi dolorosi della vita di Gesรน.ย 

Non si sa perchรฉ sia stata fissata al 6 di agosto: cโ€™รจ chi la mette in relazione con la festa ebraica del 9 di av che, in questi giorni, ricorda la distruzione del tempio di Gerusalemme; per altri รจ la cristianizzazione di una festa pagana armena di Afrodite; altri la dicono fissata quaranta giorni prima del 14 settembre, in dipendenza cioรจ della festa dellโ€™Esaltazione della croce; altri ancora ritengono che questa data sia quella della dedicazione, nel IV secolo, della prima chiesa del monte Tabor.ย 

Al di lร  perรฒ della data รจ fondamentale che nel cuore del cosiddetto โ€œtempo ordinarioโ€ rifulga, non come semplice esercizio di memoria, ma come reale risplendere, la luce della trasfigurazione di Gesรน. A circa metร  dei lunghi mesi che uniscono il tempo pasquale allโ€™inizio dellโ€™avvento, questa festa ricorda il senso vero e profondo, anche se nascosto, del nostro quotidiano.

E lo fa almeno in due modi.

Anzitutto, e negativamente, attraverso la reazione di Pietro. Affascinato dallo splendore di Cristo in colloquio con i rappresentanti della Scrittura, esclama: โ€œMaestro, รจ bello per noi stare qui. Facciamo tre capanne!โ€. Le โ€œcapanneโ€ sostituiscono ormai le โ€œtendeโ€ delle precedenti traduzioni, perchรฉ lโ€™esegesi recente ha rilevato una possibile relazione tra questo episodio e la festa ebraica delle capanne (Sukkot) che evoca il lungo cammino del popolo dโ€™Israele attraverso il deserto e la tensione verso la terra promessa, immagini del nostro quotidiano. Lโ€™intervento di Pietro indica il suo rifiuto di proseguire per quella via e la sua volontร  di rimanere in contemplazione del Cristo luminoso: tentazione dellโ€™evasione dallโ€™ordinario. Ma, dice il testo, โ€œnon sapeva quello che dicevaโ€: Pietro non rifiuta solo di continuare il cammino, ma ostacola anche quello che Gesรน deve percorrere, il suo โ€œesodo che stava per compiersi a Gerusalemmeโ€. รˆ il rifiuto di quella logica biblica rivelata dal Risorto: โ€œNon bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?โ€ (Lc 24,26; cf. anche vv. 44-47). Il nostro ordinario รจ sรฌ un camminare verso la gloria cui Dio ci chiama, ma cammino, senza scorciatoie, attraverso prove e difficoltร .

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La nostra vita quotidiana รจ poi illuminata dallโ€™โ€œascoltatelo!โ€ finale. Per giungere a quella gloria e gioia cui Dio ci chiama occorre ascoltarlo. Lโ€™ascolto del Signore โ€“ il celebre shemaโ€˜ Israel โ€“ dร  il suo senso vero ad ogni nostro oggi. Ascoltarlo in senso forte, come ricorda Giacomo nella sua lettera: โ€œSiate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessiโ€ (Gc 1,22). Certo, resta difficile sapere come il Signore ci parli e cosa ci dica; il cercare di comprenderlo e il desiderio di ascoltarlo in veritร  basteranno tuttavia a illuminare pienamente il nostro ordinario e dunque ad orientarlo.

fratel Daniel

Fonte

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Mentre Gesรน pregava, il suo volto cambiรฒ dโ€™aspetto.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 28-36

In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giovanni e Giacomo e salรฌ sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiรฒ d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosรจ ed Elรฌa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesรน: ยซMaestro, รจ bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Elรฌaยป. Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava cosรฌ, venne una nube e li coprรฌ con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscรฌ una voce, che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!ยป.
Appena la voce cessรฒ, restรฒ Gesรน solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciรฒ che avevano visto.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.